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Vesime: troppi incidenti sulla Sp24

Strada stretta per i mezzi pesanti. Garino: «Banchine cedevoli. Impensabile l’allargamento, ma il consolidamento sì». E c’è anche il problema delle frane
Nei giorni scorsi l’ennesimo incidente: “Intorno alle ore 21 nel Comune di Vesime, Sp24, un autoarticolato è uscito parzialmente fuori strada. Il personale dei Vigili del Fuoco di Asti e il personale del distaccamento di Canelli hanno effettuato le operazioni necessarie per riportare il mezzo pesante sulla sede stradale mediante utilizzo di autogru. Le operazioni in questione sono proseguite per circa cinque ore”, recita il comunicato stampa dell’ultimo intervento.

«Una cosa che succede circa ogni 15 giorni – commenta il sindaco di Vesime Marco Garino – La strada di fondo valle (Sp 24 e Sp25) che porta alla provincia di Cuneo è stata sistemata sui progetti degli anni ‘50 e quindi non è tarata sui nuovi mezzi pesanti; è stretta e nelle parti in cui si incrociano due mezzi più grandi la banchina, soprattutto d’inverno, cede e questi rischiano di adagiarsi nelle ripe o ribaltarsi».

Parliamo di arterie necessarie. Non è possibile pensare di limitare il peso dei mezzi in transito perché significherebbe rendere più costosi i trasporti con una inevitabile lievitazione generale dei prezzi. «Non si può nemmeno pensare a lavori “faraonici” – conclude – Non ci sono fondi per allargare la strada da Bistagno a Perletto (25 chilometri) però un rinforzo della sede stradale in alcuni punti o delle zone di scambio, sarebbero auspicabili».

Altra questione preoccupante la caduta massi: «Su alcune provinciali abbiamo rocce franose incipienti sulla strada; ci si limita a restringere la carreggiata perché non ci sono le risorse per il ripristino e la posa delle reti».

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