Sembra che saranno più lunghi del previsto i tempi di restituzione dell’area e di avvio dei lavori per il nuovo parcheggio Babilano, in via Artom. Secondo quanto annunciato a ottobre, il Babilano non sarebbe più stato gratuito dal 1° febbraio 2025. Rfi, che detiene la proprietà del terreno, già nel 2017 non rinnovò la concessione con il Comune per l’uso pubblico dell’area. I 150 posti auto gratuiti del Babilano, usati soprattutto da pendolari diretti alla stazione o persone che frequentano uffici e attività della zona, verranno “gestiti” da una sbarra, con accesso a pagamento.
Dal Comune di Asti fanno sapere che si attende la firma della convenzione con Rfi, ma quando questa sarà fatta non è ancora deciso. Ad occuparsi del progetto di ristrutturazione sarà Fs Sistemi Urbani, la società capofila del nuovo Polo Urbano del Gruppo Fs, la cui missione consiste nella valorizzazione delle aree non più funzionali all’esercizio ferroviario per restituirle ai cittadini creando servizi sul territorio.
Secondo l’accordo con il Comune, nel nuovo parcheggio Babilano saranno garantiti 125 posti auto a pagamento, di cui 12 destinati a residenti con una tariffa calmierata. Verrà rifatta la pavimentazione con il fondo drenante, installate colonnine di ricarica “slow”, posizionate nuove telecamere di sorveglianza, una nuova recinzione, definiti parcheggi rosa e per disabili. Una parte dell’area di sosta, ma fuori dalla zona “interdetta” a chi non pagherà, sarà riservata per lasciare parcheggi a una decina di bus. La perdita di 150 parcheggi gratuiti aveva messo in allerta i pendolari e coloro che riescono a trovare un posto libero fuori dagli stalli a pagamento.
Proprio per rispondere alle richieste di parcheggi gratuiti, l’amministrazione comunale ha identificato una serie di stalli blu, che saranno convertiti in bianchi, in corso Einaudi e nella prima parte di corso Matteotti, fino a via Nazario Sauro, dove diventeranno liberi 140 stalli oggi a pagamento.