L’associazione commercianti è stata chiamata all’appello dall’assessore Paola Bottero. Tra gli argomenti trattati, le luminarie natalizie. «Come gli altri anni sono state raccolte 96 quote, quindi 9.600 euro – spiega Enrico Salsi fondatore del gruppo dei commercianti canellesi – Purtroppo il lavoro di addobbo è stato scarno: tante vie non hanno avuto alcuna luminaria, altre non proporzionali a quanto corrisposto. L’amministrazione non ha voluto ascoltare il suggerimento dei commercianti che avevano indicato una ditta che già aveva operato in città; ha scelto, tardivamente, un’azienda diversa, nuova, ed il risultato è stato deludente. Tanti soldi spesi per un risultato di pessima qualità».
L’assessore ha dato responsabilità ai commercianti rei di non aver supportato l’azione amministrativa. Per il futuro ha pensato di dividere la città in cinque zone ognuna rappresentata da un delegato. «Una proposta organizzativa per agevolare il dialogo – ha dichiarato Paola Bottero – stiamo cercando modalità di lavoro che siano operative ed efficaci. Vorremmo lavorare su proposte concrete ed attuabili».
Nessun commerciante si è fatto avanti. «L’associazione è in crisi – conclude Salsi – In dubbio è anche la sua esistenza. Certo è che la situazione del commercio è preoccupante. Le serrande chiuse sono sempre di più ed è necessario un progetto pubblico, anche turistico (siamo Unesco!), per rianimare il settore».