Si sono concluse questo mese le visite delle classi terze al cimitero ebraico di Asti, guidate dal professore Giancarlo Grassi, ex-insegnante della scuola Jona. In un periodo storico come quello che
Si sono concluse questo mese le visite delle classi terze al cimitero ebraico di Asti, guidate dal professore Giancarlo Grassi, ex-insegnante della scuola Jona. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, carico di feroci pregiudizi religiosi e culturali, la visita al cimitero ebraico è per i ragazzi un momento coinvolgente e emozionante, che li porta inevitabilmente a riflettere sul nostro tempo. Ayyoub Ouzeggane che frequenta la classe 3G, arrivato ad Asti all'età di quattro anni, finita la visita, a casa, ha sentito l'esigenza di scrivere questa lettera indirizzata a un "caro foglio giallo"…
Caro foglio giallo,
loro dicono "terrorismo", poi saltano loro in mente i musulmani e dicono "se ne devono andare via". Ma a queste persone il passato non è servito a nulla? Quello che è succeso con gli ebrei non ha insegnato nulla? Io sono musulmano, sono nato in Marocco, a Ouarzazate, una cittadina a ridosso del deserto del Sahara, famosa perché qui hanno girato film importanti come Lawrence dArabia e Il tè nel deserto. Sono arrivato ad Asti nel 2006, quando avevo solo quattro anni; sono venuto qui con mia mamma e mia sorella, perché mio padre era già in Italia da circa tre anni.
Sono cresciuto ad Asti, ho frequentato le scuole ad Asti, il mio cuore è in parte italiano (astigiano) e in parte marocchino. Ma spesso per la strada mi è capitato di essere guardato con diffidenza e ostilità solo perché sono musulmano. Per questo lo voglio dire: l'Islam, caro foglio, è una religione monoteista uguale al cristianesimo e all'ebraismo, solo che noi musulmani crediamo in Allah; i veri musulmani non sono quelli che gridano per strada "Allah è grande" e poi ammazano la gente, un vero musulmano è quello che prega dal mattino alla sera per Dio.
E alla gente ignorante, che purtroppo cè, dico che noi musulmani, cristiani o ebrei siamo tutti di un'unica "razza umana", nessuno è superiore, nessuno è inferiore. Perché dobbiamo odiarci? C'è qualcosa di male se ognuno di noi prova a cambiare il proprio modo di pensare e prova a trasmettere rispetto a qualsiasi persona si trovi davanti? Caro vecchio foglio giallo, ingiallito dal tempo… chissà se il passato ci insegnerà davvero qualcosa, ora però ti devo lasciare, perchè devo studiare.
Ciao, a domani
Ayyoub Ouzeggane
classe 3G