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Asti, niente più viaggi ad Alessandria, Alba e Casale: in Oculistica è arrivato il fluorangiografo

Donato dalla Fondazione Astigiana per la Salute, servirà una vasta platea di pazienti.

Uno strumento diagnostico di grande importanza che servirà ad una vasta platea di pazienti i quali, da venerdì, non dovranno più spostarsi verso Alessandria, Alba o Casale per sottoporsi all’esame con fluorangiografo.
Grazie alla consistente donazione della Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio, è stato possibile aquistarlo (costo totale di circa 65 mila euro) e darlo in dotazione al Reparto di Oculistica.
«Viene impiegato per la diagnosi di svariate forme di maculopatie soprattutto quelle più profonde – ha spiegato il primario di Oculistica Giancarlo Dapavo – Ma anche in pazienti diabetici, in chi ha avuto una trombosi venosa centrale alla retina e per chi ha subito traumi. Questo strumento consentirà di far passare una decina di pazienti a seduta. Pazienti che non dovranno più spostarsi per fare questo esame».
Al limite della commozione la presidente della Fondazione, Luisa Amalberto che aveva ben presente la “fatica” fatta per mettere insieme la ragguardevole cifra in modo del tutto volontaristico. Sono stati organizzati eventi per rraccogliere sufficienti fondi e hanno donato in tanti, dalle piccole offerte dei privati a quelle più consistenti di aziende e attività commerciali.
«Bisognerebbe mettere una targa su questo macchinario con incisa una sola parola “Grazie” – ha detto – Ed è quello che io rivolgo a tutti coloro che ci hanno seguito in questo obiettivo importante. Ricordando che per noi è molto importante anche la devoluzione del 5 per mille alla nostra Fondazione».
Pragmatico come ha già iniziato a farsi conoscere il nuovo direttore generale, il dottor Gorgoni: «Questo macchinario costa come una vettura di lusso o un monolocale. Questo per dare l’idea del lavoro fatto dai volontari per raccogliere la cifra e di quanto la sanità costi. Fa star bene le persone, sono i soldi meglio spesi, ma rimangono cifre importanti da raggiungere. Questa provincia, però, sta dimostrando quanto ami il suo ospedale e lo consideri un bene della comunità, al di là delle definizioni burocratiche ed aministrative».

(Foto Ago)

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