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Il tavolo dei relatori al convegno ad ASTISS
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«La solidarietà ha radici antiche: così aiutiamo chi ha bisogno di cure mediche»

Oltre 280 studenti astigiani hanno preso parte alla conferenza organizzata nell’aula magna di Astiss ed incentrata sul tema “La solidarietà nella società moderna”

Oltre 280 studenti astigiani hanno preso parte alla conferenza organizzata nell’aula magna di Astiss ed incentrata sul tema “La solidarietà nella società moderna”: accompagnate dai loro docenti, vi hanno partecipato le classi quarte e quinte dei licei Scientifico e Classico, degli Istituti “Artom”, “Monti”, “Penna” e “Castigliano”.

L’incontro è stato organizzato dall’Associazione culturale “Monviso” di Asti e si collega ad un concorso per le scuole che per il quarto anno consecutivo verrà bandito dalla massoneria piemontese del G.O.I.: nell’edizione 2024 agli studenti astigiani sono stati assegnati i premi più importanti. I relatori sono stati Sergio Rosso (presidente degli Asili notturni italiani), Eugenio Boccardo (presid. dell’Università popolare di Torino), Daniele Lanzavecchia (presid. del Collegio Circoscrizionale di Piemonte e Valle d’Aosta del G.O.I.) e Sergio Rossi (presid. Asilo notturno di Alessandria). Hanno portato il loro saluto l’assessore alle politiche sociali Eleonora Zollo, in rappresentanza del sindaco Maurizio Rasero, e Giacomo Casale, presidente della “Monviso”.

«L’università popolare di Torino – ha spiegato Eugenio Boccardo – nacque il 12 novembre 1900 e fu la prima in Italia, costituita per dare istruzione a chi non poteva averla da una regolare frequenza scolastica: i docenti erano tutti socialisti, ebrei e massoni. Migliaia di persone seguirono i suoi corsi, sino a quando il fascismo non li interruppe: l’attività riprese nel 1945 e oggi conta 132 corsi e 3.500 iscritti.»  A metà Ottocento si passò dal concetto di carità a quello di filantropia e nacquero gli Asili notturni, per dare un letto a chi non ha nulla: «Gli asili notturni di Torino – ha detto Sergio Rosso – forniscono pasti ed assistenza sanitaria: la mensa serale distribuisce 100 mila pasti l’anno. Doniamo 1.000 occhiali ogni anno, grazie a case produttrici che ci forniscono montature e lenti, ma anche denti per dentiere realizzate dai nostri odontoiatri volontari. Inoltre, siamo a disposizione per sostenere i progetti dei giovani per il volontariato e facciamo corsi per inserire nel mondo del lavoro: negli Asili di Torino operano 200 volontari, ma in tutta Italia sono 350 le persone impegnate in altri dieci Asili notturni, che peraltro danno anche 30 posti di lavoro».

Sergio Rossi ha aggiunto che: «grazie all’impegno di molti medici volontari, sono centinaia gli interventi odontoiatrici ed oculistici. La nostra utopia è combattere la sofferenza che distrugge l’uomo: ogni persona ha bisogno di dignità.»

 

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