Doppia batosta, per società, tifosi e appassionati. Sono state ore incandescenti quelle che hanno seguito la finale di Coppa Italia di calcio a 5. Una sconfitta, quella maturata dallOrange Futsal
Doppia batosta, per società, tifosi e appassionati. Sono state ore incandescenti quelle che hanno seguito la finale di Coppa Italia di calcio a 5. Una sconfitta, quella maturata dallOrange Futsal con Pescara, frutto di sviste lapalissiane che hanno indotto la società astigiana a rinunciare prima della sirena a partecipare alla premiazione. Questa scelta è stata pagata a caro prezzo: multa di 4000 a titolo di responsabilità oggettiva in violazione dei principi di lealtà e correttezza. Non solo. Lorenzo Lombardi, vicepresidente, inibito fino al termine della stagione, Michele Lombardi, preparatore, fino al 23 marzo. Due giornate di squalifica a capitan Duarte, una a Chimanguinho (che durante la gara ha subìto una evidente gomitata al volto e poi è stato severamente espulso per aver protestato dopo un fallo). Stop forzato anche per Bocao. Una decisione che fa gridare allo scandalo. Per valutare laccaduto possiamo tornare indietro di alcuni anni e osservare le decisioni maturate dopo la Supercoppa Juve-Napoli di calcio e la finale di Coppa Italia 2006 tra Luparense e Roma, in cui le compagini sconfitte hanno deciso di non partecipare alla premiazione: non figurano squalifiche ai danni di capitano e dirigente accompagnatore e neppure sanzioni per la società.
Mentre veniva emanato il comunicato della Divisione, presso la propria sede lOrange Futsal si riuniva per un consiglio di amministrazione straordinario, che ha portato a una dolorosa scelta, come leggiamo nel comunicato emanato nel pomeriggio di ieri: «Il Consiglio Direttivo dellOrange Futsal – riunitosi in via straordinaria – ha deliberato allunanimità e in modo irrevocabile, su proposta del presidente Claudio Giovannone, che a far tempo dalla prossima stagione sportiva la sua prima squadra non parteciperà alle future edizioni di nessun campionato italiano, della Coppa Italia, della Winter Cup, nè di eventuali Supercoppa italiana e UEFA Futsal Cup. Detta decisione è stata assunta in quanto la società non intende più sottostare alle linee direttive degli attuali dirigenti della Divisione Calcio a 5 della F.I.G.C.. Orange Futsal conferma tuttavia di aver assunto anche la decisione di proseguire la propria attività nellambito del settore giovanile che sarà anzi potenziato con educatori e istruttori di altissimo livello, al fine di favorire ulteriormente la diffusione della pratica del calcio a 5 in tutta la provincia di Asti e la cui iscrizione sarà gratuita per tutti quei bambini e giovani le cui famiglie non superino il reddito annuo di 15.000 . La società e il suo presidente comunicano inoltre di aver conferito mandato allo Studio Legale Ferreri e Associati di Torino al fine di valutare ogni azione a tutela dei loro diritti sportivi, personali, economici e finanziari. Orange Futsal rende infine noto che il suo silenzio stampa terminerà solo alla fine del campionato di serie A in corso».
Restano così solo più pochi mesi per supportare lOrange Futsal nella propria avventura in A: salutarlo con lo scudetto sul petto sarebbe al contempo bello e straziante, e resterebbe la consapevolezza che il sistema ha fiaccato anche lentusiasmo dei più forti.
Davide Chicarella