Al The American Bar del Savoy di Londra il Cocchi Savoy Dry Vermouth di Torino è stato protagonista, durante il “Dry January”, del cocktail Highball, composto oltre che dal noto vermouth, da liquore di sambuco, rosolio, banana, tonica al sambuco e arancia rossa. Questa edizione, la terza, nasce dalla collaborazione con il team del leggendario locale londinese, in particolare di Andrea Di Chiara e Angelo Sparvoli, rispettivamente bar manager e head bartender.
Dopo il successo delle prime due edizioni, il vermouth prodotto da Cocchi per l’American Bar del Savoy è ora disponibile in quantità limitata (2.000 bottiglie) e si può degustare unicamente al Savoy. La sua composizione vede oltre il 50% di vino piemontese, tra cui uno Chardonnay del Monferrato e un Cortese. «La cura artigianale di Cocchi – commenta Giorgio Bava, responsabile export – unita alla visione dei bartender, ha dato vita a un vermouth pensato per i migliori cocktail contemporanei, senza dimenticare l’eleganza del consumo liscio.
Nel 2014 Giulio Cocchi aveva già collaborato con Erik Lorincz (all’epoca head bartender dell’American Bar) e Declan McGurk (bar manager) per la creazione di un prodotto unico, che intrecciasse la tradizionale arte italiana della vinificazione e della botanica con la profonda conoscenza della miscelazione del team di barman del Savoy. Era seguita una seconda edizione a cui avevano dato il loro apporto Maxim Schulte (The American Bar) ed Elon Soddu (The Beaufort Bar) in diversi incontri di degustazione nella cantina a Cocconato e nei loro bar a Londra».