Un corteo lungo quello che ieri ha accompagnato il nostro ex direttore Paolo Monticone nell’ultimo viaggio, dai cancelli del cimitero al Tempio Crematorio di Asti. Un corteo fatto prevalentemente di giornalisti, di sportivi astigiani e di antifascisti da tutta la provincia di Asti che si sono stretti intorno alla moglie Eugenia per portarle conforto e vicinanza.
Negli interventi di commiato, il primo a prendere la parola, è stato Pippo Sacco, amico storico di Paolo, che, commosso, si è rivolto a lui come al fratello che avrebbe voluto avere. Ha condiviso qualche ricordo più caro con i presenti e anche il drammatico momento della perdita di Lorenzo, 36 anni, figlio di Paolo ed Eugenia per una malattia inguaribile.
Commozione, e tanta, presente anche negli interventi dei vicepresidenti dell’Anpi di Asti Guido Cardello, che ha ricordato il profondo e radicato spirito antifascista di Paolo e l’impegno profuso per non far cadere la memoria della Resistenza. Maurizia Giavelli ha affidato il suo saluto ad un passo di Calamandrei. Sentitissimo anche il saluto di Flavio Carillo, presidente Anpi di Canelli e Valbormida che ha ricordato la fiducia di Paolo nelle giovani generazioni che hanno raccolto il testimone antifascista e il suo ottimismo senza condizioni alla prima edizione del Portami Via Festival oggi diventato una manifestazione di riferimento dell’intera zona.
Voce tremante anche per Gabriele Carenini, presidente Cia agricoltori del Piemonte, associazione di categoria per la quale Paolo ha collaborato per anni come addetto stampa e mettendo a disposizione le sue competenze in fatto di comunicazione.
A chiudere, le parole di quello che è sempre stato il suo giornale, La Nuova Provincia.
Giornale che ha diretto ma, soprattutto, ha contribuito a diventare il mezzo di informazione in cui, da 70 anni, si riconosce la città e la provincia. Lui, che il mestiere di “giornalista locale” lo ha inventato e lo ha rivestito di dignità ed autorevolezza. Lui che ha sempre voluto accanto a sè dei giovani cui insegnare a lavorare in redazione. Tanto gli devono intere generazioni di giornalisti locali.
Il ringraziamento a loro nome e di tutti i colleghi della Nuova Provincia si è accompagnato al saluto fatto da Andrea e Roberta Cirio, attuali editori, figli di Giuseppe Cirio, l’avvocato che fondò il giornale.
Le ceneri di Paolo riposeranno nella tomba di famiglia al cimitero di Tonco, accanto all’amato Lorenzo.
(fotoservizio Ago)