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Cultura e Spettacoli
Museo civico

Al MUSarMO di Mombercelli in mostra le fotografie del ritorno alla vita nel bosco

Si inaugura oggi (sabato) “Una rinascita nel bosco”: nelle fotografie di Luca Tresoldi una mostra per sensibilizzare sulla malattia ambientale della Sensibilità Chimica Multipla

Una mostra fotografica per sensibilizzare e far conoscere una malattia ambientale che sconvolge la vita di chi ne è affetto. È la nuova iniziativa del MUSarMO, il museo civico di arte moderna di Mombercelli, nel sud astigiano, che si inaugura oggi pomeriggio, sabato, alle 16. “Una rinascita nel bosco” ritrae i boschi della Valgrana, in provincia di Cuneo, attraverso una trentina di scatti fotografici realizzate da Luca Tresoldi che, affetto da Sensibilità Chimica Multipla (MCS), per diversi anni ha dovuto vivere chiuso in una stanza, lontano da qualsiasi contatto e sostanza e che, una volta andato a vivere isolato in un bosco, ha finalmente ritrovato la possibilità di uscire all’aperto e trovare nuova forza. Attraverso gli scatti Luca racconta il suo ritorno alla vita attraverso la fotografia: “Dopo quattro anni ho potuto finalmente rivedere la luce del sole e sentire l’aria sulla mia pelle e fare una passeggiata nel bosco dove non ci sono persone. Le fotografie in mostra, che ritraggono la natura e in particolare i boschi della Valgrana, rappresentano la riconquista della libertà, i vari stati d’animo e illustrano alcuni sintomi della mia malattia. Questa mostra è la mia testimonianza, un invito a prendere coscienza di questa e altre malattie ambientali”.

“La Sensibilità Chimica Multipla è una malattia ambientale diffusa ma ancor poco conosciuta che causa mutazioni genetiche e impedisce al corpo di disintossicarsi. Questa patologia è caratterizzata da una reazione estrema a sostanze chimiche comuni, come profumi, detergenti, vernici, plastiche, materiale per l’edilizia, farmaci, conservanti, additivi e inquinanti ambientali, anche a bassi livelli normalmente tollerati dal resto delle persone. Chi è affetto da MCS sviluppa sintomi debilitanti e spesso degenerativi e negli stadi più avanzati vi è un danneggiamento degli organi. La MCS colpisce non solo a livello fisico ma causa uno stravolgimento totale nella vita sia di chi ne soffre che di chi gli è accanto; infatti diventa sempre più difficile stare vicino alle persone (a causa dei prodotti di igiene e bellezza profumati, detersivi e ammorbidenti nei tessuti), frequentare luoghi pubblici e non, utilizzare trasporti, recarsi in centri medici e ospedali (per i disinfettanti e igienizzanti). È una condizione di privazione, annullamento della vita sociale, evitamento o isolamento forzato (per non esporsi alle sostanze ed avere i sintomi o per non aggravare la malattia) che è emotivamente e psicologicamente difficile da affrontare ed accettare. La persona con MCS negli stadi più importanti, anche indossando la mascherina filtrante, non riesce più a frequentare parenti, amici, bar, ristoranti, cinema, autobus, treni, studi medici, luoghi di vacanza, negozi, supermercato, e molto altro. Spesso perde il lavoro e non vi è tutela; la strada per il riconoscimento che è difficile da ottenere è lunga, difficile ed economicamente molto dispendiosa”.

L’esposizione fotografica “Una rinascita nel bosco”, oltre a rappresentare la storia e la vita di Luca Tresoldi, che oggi alle 16 si collegherà da remoto con il MUSarMO per l’inaugurazione della mostra, “ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’esistenza della Sensibilità Chimica Multipla e far luce sulle sfide che affrontano coloro che convivono con questa condizione. Ma non solo: insieme ad Anna Perizzolo, organizzatrice della mostra e malata di MCS, con questo evento si vuole esprimere vicinanza ed essere di stimolo agli altri malati di MCS, un incentivo a non chiudersi o scoraggiarsi ma, per quanto possibile, coltivare le proprie passioni e riscoprirsi nonostante le difficoltà della malattia”. Visite alla mostra, in via Brofferio 24, nel palazzo dell’ex carcere mandamentale, sede del MUSarMO, fino al 2 marzo, il sabato e domenica dalle 15,30 alle 18. Per visite infrasettimanali e fuori orario: tel. 338/4246055, 346/4798585, 0141/955205, 0141/959610. L’ingresso è libero.

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