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Matteo Viarengo i luoghi del cuore
Attualità
Intervista

«In ogni luogo c’è una storia che merita di essere raccontata»

Matteo Viarengo, capogruppo dei giovani del Fai di Asti, racconta le attività dell’associazione e invita tutti gli astigiani a sostenere i “Luoghi del Cuore”

C’è tempo fino al 10 aprile per votare “I Luoghi del Cuore” nella campagna nazionale promossa dal Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. “I Luoghi del Cuore”, che anche nell’Astigiano sono numerosi, possono essere votati sul sito www.iluoghidelcuore.it o attraverso i moduli cartacei scaricabili da ogni singola scheda. Tra i luoghi inseriti nella votazione anche le Antiche Mura, la chiesa Maria Ausiliatrice di Viatosto, l’Arazzeria Scassa, la Domus Romana, la chiesa della Santissima Trinità di Sant’Evasio, l’ex chiesa del Gesù, il complesso monumentale di San Pietro Consavia, la Torre Rossa, Palazzo Alfieri il Santuario Nostra Signora delle Grazie di Nizza Monferrato e molti altri. Ad Asti il Fai è strutturato sul territorio e promuove diverse iniziative, a cominciare dalle Giornate Fai di Primavera e di Autunno, per visitare e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico. Capo delegazione di Asti è Antonio Adinolfi, che coordina il gruppo e promuove le varie attività.

Matteo Viarengo, 23 anni, è invece il capogruppo Fai Giovani. L’abbiamo incontrato per farci raccontare la sua esperienza nel sodalizio.

Da chi è composto il Fai ad Asti e quali sono le vostre attività principali?

Siamo una rete di volontari di diverse età, da 18 anni in su, uniti dalla passione per la preservazione e la promozione del patrimonio astigiano. Le nostre attività principali includono la promozione delle Giornate Nazionali del Fai, ma cerchiamo anche di sviluppare progetti che uniscano arte e paesaggio, come le camminate tra le pievi romaniche. Abbiamo effettuato le camminate, per esempio, a Montafia e Montechiaro. Poi lavoriamo per sostenere e valorizzare “I Luoghi del Cuore”.

Quando ha iniziato a collaborare con il Fai?

Mi sono avvicinato all’associazione circa cinque anni fa, desideroso di dare il mio contributo. I volontari sono il cuore pulsante del Fai e tutti sono fondamentali perché senza di essi le nostre attività non sarebbero possibili. Attualmente nell’Astigiano ci sono circa quaranta volontari, di cui una decina sono giovani.

Come si diventa volontari?

Basta visitare il sito del Fai e compilare il modulo nella sezione “Diventa Volontario”. Poi, iscrivendosi al Fai, oltre a sostenere l’associazione si ha diritto a visite riservate, salta coda e riduzioni per eventi e musei convenzionati.

Quali sono i principali progetti su cui state lavorando?

Oltre alle Giornate del Fai e alle camminate, stiamo collaborando con l’associazione Piemonte dal Vivo per iniziative legate ai teatri locali. L’anno scorso abbiamo organizzato le visite al Teatro Alfieri, un’iniziativa che è andata molto bene. Tra l’altro, durante la visita, abbiamo fatto vedere ai visitatori un palchetto cieco completamente affrescato, un vero tesoro nascosto.

Qual è il vostro approccio alla valorizzazione dei luoghi meno conosciuti?

Crediamo che ogni luogo abbia una sua dignità e una storia da raccontare. Spesso, i luoghi meno noti offrono sorprese inaspettate. Ritengo che il Fai sia un esempio di come la passione, il volontariato e la collaborazione possano fare la differenza nella tutela del patrimonio locale, offrendo a tutti l’opportunità di scoprire le ricchezze del territorio.

[nella foto in alto a destra Matteo Viarengo, nelle altre alcune attività del Fai di Asti]

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