Cerca
Close this search box.
Quello stile architettonicoche voleva meravigliare
Cultura e Spettacoli

Quello stile architettonico
che voleva meravigliare

La predilezione per le linee curve, dall'andamento sinuoso; le composizioni spaziali complesse; l'impiego di pittura, scultura e stucco, dettato dal forte senso di teatralità; i giochi

La predilezione per le linee curve, dall'andamento sinuoso; le composizioni spaziali complesse; l'impiego di pittura, scultura e stucco, dettato dal forte senso di teatralità; i giochi sapienti tra luci naturali e ombre; l'accentuazione scenografica; l'uso di specchi e materiali preziosi. Sono alcuni dei tratti distintivi dell'architettura barocca, che si spinse fino a creare una nuova concezione di spazio. Tutto doveva suscitare meraviglia. Preceduta dal Rinascimento e dal Manierismo, si sviluppò nel XVII secolo. Anche se lo stile Barocco, fu, per così dire, preannunciato nell'architettura già a metà del ?500, in alcune opere di Michelangelo, per poi svilupparsi a Roma e raggiungere l'apice dal 1630 al 1670. Dalla capitale, si propagò, quindi, in tutto lo "stivale" e nel resto del mondo occidentale.

Nello specifico, il Barocco piemontese stupisce per i monumenti sobrii ed equilibrati all'esterno, ricchissimi all'interno. Molti i percorsi regionali, lungo cui apprezzare le opere monumentali e architettoniche che esprimono questo stile. Tanto per citarne alcune, i tesori barocchi dei Sacri Monti, le magnifiche residenze sabaude, le piazze progettate come se fossero quinte teatrali, gli edifici di culto. Uno degli aspetti fondamentali nell'ambito del Barocco piemontese è poi lo stretto legame con la dinastia sabauda e la città Torino. Tra le residenze reali spicca, in particolare, per il disegno iniziale del celebre architetto Filippo Juvarra, la Palazzina di Caccia a Stupinigi, poco distante dal capoluogo piemontese.

Nel cuore di Torino si erge invece la Cappella della Sindone, progettata dall'architetto Guarino Guarini, dove è custodita la massima reliquia della cristianità. Per non parlare del capolavoro della Basilica di Superga, dedicata alla Madonna delle Grazie e nata dal progetto di Juvarra. Non da ultimo, le tante chiese parrocchiali disseminate nelle varie province, testimoni della maestria di grandi e celebri architetti, come Benedetto Alfieri, che confutano l'originaria interpretazione del termine barocco, quale mancanza di regolarità e ordine, sinonimo per i neoclassicisti di cattivo gusto.

m.z.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale