Se sotto il profilo della prestazione dei protagonisti in campo la gara di domenica si è dimostrata ben interpretata da entrambe le squadre, a finire sotto accusa è stata la conduzione arbitrale.
Se sotto il profilo della prestazione dei protagonisti in campo la gara di domenica si è dimostrata ben interpretata da entrambe le squadre, a finire sotto accusa è stata la conduzione arbitrale. Riassumiamo gli episodi clou: lunica svista delle giacchette nere in favore del quintetto di Cafu è una mancata punizione per fallo commesso ai danni di Cuzzolino lanciato a rete nel cuore del primo tempo, pesano parecchio invece le scelte successive. E inspiegabile come non sia stata sanzionata con lespulsione la clamorosa gomitata rifilata da Caputo a Chimanguinho: gli arbitri non hanno nemmeno ravvisato il fallo e sono intervenuti successivamente ammonendo Crema per il classico fallo punitivo sul difensore abruzzese. Nel cuore della ripresa, poi, è stato segnalato un fallo a Chimanguinho per gioco pericoloso. Il pivot si è limitato a dire che cavolo fischi? al signor Galante, che ha deciso di espellerlo.
Non si può negare che Pescara abbia creato più palle gol dellOrange Futsal, è altrettanto doveroso però sottolineare come il rosso a Caputo e la presenza in campo di Chimi-show per tutta la gara avrebbero notevolmente variato gli equilibri in campo. Tre finali tra lAsti e i delfini, cinque espulsioni a zero per i nero-arancio: non è un caso ma un dato di fatto. Prestazioni arbitrali così negative, squadre che in corso di stagione si ritirano e obbligano atleti a trasferirsi in formazioni a loro gradite, e una credibilità sempre più vacillante: sarebbe ora di intervenire sul sistema calcio a 5 in modo pesante, anzi, forse è già tardi per farlo.