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Liste d’attesa, partite al Massaia le prime visite “aggiuntive”. Ecco quali sono le specialità interessate

La sperimentazione prosegue sino a giugno. Ad Asti è stato previsto un monte orario complessivo di 340 ore mensili che si terranno di sera e al sabato

Sono iniziate anche all’Asl di Asti le visite e gli esam i diagnostici “aggiuntivi” per tentare di rudurre le liste d’attesa. Il piano, voluto dalla Regione Piemonte, ha coinvolto tutte le Asl: l’obbiettivo, come hanno spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, è di arrivare a 50 mila ore di esami e prestazioni in più entro giugno.

Quali sono le specialità coinvolte ad Asti

Per quanto riguarda l’Asl di Asti è stato previsto un monte orario complessivo di 340 ore mensili aggiuntive per prime visite e prestazioni diagnostiche che riguardano: Gastroenterologia, Allergologia, Neurologia, Pneumologia, Nefrologia, Geriatria, Oculistica, Chirurgia vascolare, Chirurgia generale, Otorinolaringoiatria, Ortopedia, Urologia, Radiodiagnostica. Le prestazioni si tengono in orario aggiuntivo (pomeriggio sera) e nel fine settimana. Sarà la stessa Asl ad informare i pazienti interessati.

Il piano è già operativo: sabato 22 sono state evffettuate le prime prestazioni di: ecografie tronchi sovraortici, ecografie arti inferiori, risonanza magnetica osteoarticolare, colonscopie (Asti e Nizza); prime visite nefrologiche e Otorinolaringoiatria.

“Ringrazio i professionisti – ha commentato il Direttore generale Giovanni Gorgoni – che hanno accettato di supportare, in aggiunta all’orario ordinario, questa sperimentazione semestrale che ha il duplice scopo di accorciare i tempi di attesa attuali e di valutare il gradimento dell’utenza per orari e giorni insoliti”.

I numeri

“Nel 2024 in Piemonte sono state erogate 2.268.104 prestazioni, il 6 per cento in più rispetto al 2023, ovvero 132.104 prestazioni in più fanno sapere Cirio e Riboldi – Per raggiungere il livello del 2019 mancano ancora 229.492 prestazioni. Per quanto riguarda i ricoveri, nel 2024 ci sono stati 201.522 ricoveri, in aumento rispetto ai 200.110 del 2023 e anche in crescita rispetto al 2019, quando i ricoveri erano stati 201.167. Sappiamo che c’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta e garantire cure per tutti resta la nostra priorità”

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