La chiusura della conferenza dei servizi è al momento lunica certezza della tanto attesa variante dellex statale Asti-Casale. Indicata anche la conclusione delliter progettuale di unopera
La chiusura della conferenza dei servizi è al momento lunica certezza della tanto attesa variante dellex statale Asti-Casale. Indicata anche la conclusione delliter progettuale di unopera attesa da ormai mezzo secolo, sia dagli automobilisti che soprattutto dai residenti nel tratto urbano della trafficata arteria stradale. Ad indicare la prossima scadenza è il sindaco Paolo Belluardo il quale precisa che «entro il prossimo aprile la conferenza dei servizi verrà chiusa licenziando il progetto nella sua versione esecutiva, quindi direttamente cantierabile».
Il tratto dellex statale 457, con il suo imbuto dato dalla curva del Cristo, è da sempre al centro della discussione di popolazione e automobilisti. Obiettivo comune è deviare il traffico, soprattutto quello pesante che inquina e mette a rischio incolumità dei pedoni. Soluzione condivisa la variante che baipasserebbe labitato con una bretella lunga circa 1500 metri, dalla salita di località Pietra alla curva della Mosca in direzione Casale. Il costo stimato dellopera è 15 milioni di euro, dopo lultima sforbiciata dei tecnici della Provincia contro i 28 indicati nel progetto datato 2008. Taglio reso possibile grazie alleliminazione dellultimo tratto verso la curva in direzione Moncalvo, nonché la riduzione dellasse stradale, anche se la parte in galleria lunga circa 300 metri resterà di classe 1, così da permettere comunque un possibile successivo suo ampliamento se giudicato necessario. Per la predisposizione del nuovo progetto i tecnici della Geodata, società incaricata da Ares Piemonte, avevano effettuato alcune trivellazioni utili ai carotaggi lungo lasse del nuovo tratto.
E sono proprio le risorse economiche ora il vero problema. Dove trovarle? «Abbiamo indicazioni che la variante risulti già tra le otto opere, uniche e prioritarie della Regione nel proprio programma quinquennale presentato agli organismi centrali affinché trovi finanziamento», concludono gli amministratori locali, dintesa con il comitato spontaneo di cittadini operativo da tre anni. Nel frattempo la strada attualmente di competenza regionale potrebbe tornare sotto Anas, la stessa che nel 1986 dichiarava la variante opera urgente. Su questa indiscrezione il primo cittadino aveva già espresso già nei mesi scorsi, inserendolo anche a verbale in un incontro in Regione, tutta la propria perplessità. «Un ritorno allAnas non mi troverebbe troppo favorevole conclude Belluardo – ed il giudizio è dettato dallesperienza del recente passato, quando il gestore si era dimostrato distante alle esigenze ed ai problemi della gente di Calliano».
Maurizio Sala