Un tema di grande attualità è stato al centro del consiglio del Cif di Asti di qualche giorno fa, presieduto da Paola Rizzotti alla presenza della docente Greca Rovero Lucotti insieme ad altre colleghe, di Renza Binello presidente del Cif regionale del Piemonte e Giovanna Cristina Gado componente della Consulta Femminile regionale del Piemonte.
Il tema era quello sempre più crescente e devastante della solitudine, del malessere e della fragilità dei giovani e delle giovani e del loro bisogno di ascolto e di aiuto che si manifestano troppo spesso con la violenza del bullismo e con atti di violenza estrema.
«Le donne del CIF Asti, consapevoli che vi è una responsabilità sociale enorme in ciò che si fa arrivare alle orecchie ed al cuore dei nostri giovani e delle nostre giovani, sentono la loro inquietudine come un campanello d’allarme che suona incessantemente fino a che non lo si ascolta e non se ne presta l’attenta peculiare e tempestiva azione di intervento ai diversi livelli e di cura».
Per questo motivo si rivolgono, quindi, alle istituzioni tutte per sostenerne ogni rispettiva concreta azione di attenzione, di ascolto, di prevenzione, di contrasto e di intervento alla crescente gravità e diffusione del fenomeno.
Riconoscono, tra gli altri, l’impegno educativo e didattico dell’Istituto Vittorio Alfieri, scuola polo contro il bullismo diretta da Maria Stella Perrone e ribadiscono il loro impegno nel sostenere dirigenti e docenti delle scuole astigiane in una serie di azioni prima fra tutte la contingente necessità di far fronte anche alla crescente gravità della situazione e dei correlati casi di violenza, pur non trascurando il tempo che richiedono i lavori di scuola e non ultimo quello di portare a termine il programma dell’anno.
«Siamo certe che la scuola possa rappresentare una delle principali, se non l’unica, opportunità per rendere consapevoli i nostri ragazzi e le nostre ragazze dei loro comportamenti. Tenuto conto che si trovano, spesso, in ambienti sempre più competitivi e gli sbagli non sono sempre accolti come possibilità di crescita. Siamo convinte che la scuola sia sempre più momento essenziale di riflessione sulla vita».