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San Martino Alfieri omaggia il “suo” San Marello con una statua nei 130 anni dalla morte

La cerimonia in onore del fondatore degli Oblati di San Giuseppe si terrà domenica 23 marzo a partire dalle 15. Per la sensibilità sociale da lui manifestata da sacerdote, fondatore e vescovo, è annoverato tra i Santi sociali dell’Ottocento piemontese

Nel cimitero di San Martino Alfieri riposano i suoi familiari, nella borgata Marelli c’è la casa della sua formazione giovanile. Quest’anno ricorrono i 130 anni dalla scomparsa di San Giuseppe Marello, il “santo sociale” e fondatore degli Oblati di San Giuseppe, e il suo San Martino Alfieri, piccolo centro dell’Astigiano, lo ricorderà con la posa di una statua a lui dedicata e che verrà posizionata tra la piazza Ruella e la chiesa parrocchiale. La parrocchia e il Comune invitano alla cerimonia di inaugurazione in programma per domenica 23 marzo: alle 15 la celebrazione della messa presieduta dal vescovo di Asti monsignor Marco Prastaro e alle 16 lo scoprimento della statua.

Giuseppe Marello nacque a Torino il 26 dicembre 1844. A tre anni rimase orfano della mamma e con il papà Vincenzo, originario di San Martino Alfieri, e il fratello Vittorio, si trasferì a San Martino, dove frequentò le scuole elementari. Il 31 ottobre 1856 entrò nel seminario diocesano di Asti. Il 19 settembre 1868 fu ordinato sacerdote nella cattedrale di Asti e iniziò la sua opera distinguendosi per le sue doti e virtù. Proprio ad Asti nel 1872 fondò la “Compagnia di San Giuseppe promotrice degli interessi di Gesù” e nel 1878 la “Compagnia di San Giuseppe”, ossia la Congregazione di San Giuseppe (Oblati di San Giuseppe o Giuseppini): un gruppo di giovani a servizio dell’orfanotrofio dell’Opera Pia Michelerio. Tra i suoi scopi, “l’educazione cristiana della gioventù”. E quanto ancora oggi risultano attuali le parole di San Giuseppe Marello: “Povera gioventù, troppo abbandonata e troppo calunniata”. Ad Asti aprì anche una scuola media e per le tante opere da lui promosse nella città di Asti, per la sensibilità sociale da lui manifestata da sacerdote, fondatore e vescovo, è annoverato tra i Santi sociali dell’Ottocento piemontese. La sua tomba si trova al santuario di San Giuseppe ad Asti (corso Alfieri, di fronte a piazza Cairoli). Giovanni Paolo II lo proclamò Beato ad Asti il 26 settembre 1993 e lo proclamò Santo il 25 novembre 2001 a Roma.

(Nella foto la tomba di San Giuseppe Marello nel santuario di San Giuseppe ad Asti – Foto Ago)

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