Si torna a parlare di teleriscaldamento con due appuntamenti in Provincia, probabilmente gli ultimi due confronti tra le parti prima che la conferenza dei servizi, riunita dallEnte, si pronunci in
Si torna a parlare di teleriscaldamento con due appuntamenti in Provincia, probabilmente gli ultimi due confronti tra le parti prima che la conferenza dei servizi, riunita dallEnte, si pronunci in via definitiva sul progetto. Questultimo, molto discusso, ha spaccato lopinione pubblica: il fronte del no, riunitosi in un comitato, da sempre esprime contrarietà al progetto che prevede la costruzione della centrale nellarea dellospedale Massaia. Forti sono le critiche anche sulleffettiva efficienza energetica che la rete dovrebbe garantire, sul regime di monopolio tariffario che si andrebbe a creare per i cittadini che dovessero allacciarsi e, non da ultimo, sul non utilizzo di fonti rinnovabili. Tutte critiche alle quali lAEC (Asti Energia e Calore), insieme allamministrazione comunale, ha rimandato al mittente illustrando quelli che considerano essere i benefici del progetto, sia in riunioni pubbliche, che nella stessa conferenza dei servizi.
Qui lAEC aveva ottenuto una proroga per presentare delle integrazioni ai documenti depositati. Prima della conferenza dei servizi di giovedì mattina, che si terrà a partire dalle 10, si svolgerà un primo confronto tra le parti nella giornata di mercoledì 2 marzo, alle 17, sempre nella sala consiliare dellEnte. Ognuno degli otto soggetti contrari al teleriscaldamento avrà a disposizione cinque minuti per intervenire ed esporre la sua posizione; poi toccherà allAEC replicare in sette minuti, quindi le eventuali controrepliche. Paolo Montrucchio, uno degli aventi diritto a prendere la parola per il fronte del no, annuncia che nel contradditorio darà molto risalto alle 2.500 firme raccolte nella petizione contro il progetto.
«Sarà un momento importante ed ufficiale per ribadire la nostra contrarietà alla costruzione, allinterno dellospedale di Asti, di un grosso ed inquinante impianto industriale per produrre energia elettrica ed acqua calda per teleriscaldamento a scopi commerciali» spiega Montrucchio. Pierpaolo De Fina, del comitato, osserva in una lettera che «tutte le numerose criticità esposte dal comitato durante lultima conferenza dei servizi non hanno avuto nessuna risposta soddisfacente tra quelle pubblicate dal proponente, sul sito della Provincia, il 2 febbraio. Anzi, le uniche risposte ove era richiesta una quantificazione dei parametri e questa è stata effettivamente riportata avvalorano ancora una volta le motivazioni che definiscono questo progetto come assolutamente insostenibile».
r.s.