Appuntamento allo Spazio Kor di piazza San Giuseppe, venerdì 14 marzo alle 21, per un nuovo appuntamento della stagione teatrale dell’Alfieri, realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Davide Enia sarà il protagonista di “Autoritratto”, spettacolo del quale è anche autore e regista, accompagnato dalle musiche originali di Giulio Barocchieri.
Lo spettacolo nasce dal bisogno di Enia di confrontarsi con un vuoto di memoria: il 23 maggio 1992 – giorno della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e alcuni agenti della scorta – non ha alcun ricordo personale.
Partendo da questa rimozione, esplora il rapporto tra la Sicilia e Cosa Nostra, indagando il modo in cui la mafia ha segnato il tessuto sociale e familiare dell’isola. Il lavoro teatrale si sofferma su eventi di tragica portata, come il rapimento e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, e si configura come una riflessione profonda sui temi della violenza, del silenzio e del ricordo.
Attraverso il canto, il dialetto, il corpo e il teatro di narrazione, Enia dà quindi vita ad un’opera che è insieme tragedia, orazione civile e processo di autoanalisi, componendo appunto un autoritratto che scava nella memoria sua e della città, cercando di colmare il vuoto creato da una sorta di nevrotica rimozione del dolore provato per le stragi e le morti di mafia.
Le parole di Enia
«Non ho nessun ricordo del 23 maggio 1992 – conferma Enia – non so dove fossi, con chi, quando e dove ho appreso la notizia della bomba in autostrada che ha ucciso il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e alcuni agenti della scorta. I miei parenti, i miei amici, i miei compagni, tutte le persone che conosco hanno un chiaro ricordo di quel giorno. Io ho un vuoto che non si riempie».
Davide Enia, palermitano, è un drammaturgo, regista e attore tra i più premiati della scena teatrale italiana. Vincitore di riconoscimenti prestigiosi come i premi UBU, Tondelli e Maschere del Teatro, ha conquistato anche il pubblico internazionale con i suoi testi tradotti in oltre 16 lingue. Dopo il successo di spettacoli come “Italia-Brasile 3 a 2”, “Maggio ’43” e “L’abisso”, torna ad Asti con questo nuovo lavoro che scava nelle radici della memoria collettiva.
Biglietti (23 euro intero, 20 euro ridotto) disponibili sulla piattaforma www.bigliettoveloce.it e alla cassa del Teatro Alfieri, aperta il martedì e il giovedì dalle 10 alle 17 e il giorno dello spettacolo a partire dalle 19 direttamente allo Spazio Kor.
Per ulteriori informazioni: 0141/399057.