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Cronaca
Guardia di Finanza

Asti, aziende che esistevano solo “sulla carta” per evadere l’Iva e prendere contributi statali

Nei settori edilizi (legati al bonus) e di commercio di carburanti.

Sono 29 le partite Iva fantasma bloccate dalla Guardia di Finanza di Asti a chiusura di un’attività a contrasto delle frodi al bilancio pubblico.

Tutte imprese operative esclusivamente “su carta” nate per produrre fatture che consentivano ad altre aziende e società, realmente operative invece, di scalare l’Iva e altre imposte statali.

Un’indagine che deriva da quella di portata nazionale che, negli anni scorsi, ha portato al blocco di cassetti fiscali per bonus edilizi per circa 2 miliardi e mezzo di euro. Una cifra considerevole che non è mai stata accreditata e dunque è stata “risparmiata” dalle casse statali.

Sulla scia di quegli accertamenti, sono stati eseguiti altri controlli incrociati che hanno consentito di disvelare una frode carosello all’Iva con 9 persone accusate di gravi irregolarità fiscali; hanno residenza in Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Sardegna e Veneto. Tutti movimentavano aziende “cartiere” intestate a prestanome con lo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti e consentiri ad operatori economici attivi nell’Astigiano di abbattare i profitti con questi costi fittizi e incassare l’Iva dalle vendita senza versarla allo Stato. Su questo profilo si sono contate 9 partite Iva chiuse per oltre 3 milioni di euro di false fatture.

Un altro filone, sempre della Guardia di Finanza di Asti, ha riguardato il contrabbando di carburanti con accuse che vanno dall’evasione dell’accisa a quella dell’Iva. Scovata la società finta che faceva da bersaglio ad una frode nella commercializzazione dei prodotti energetici e il cui nome è stato proposto all’Agenzia delle Entrate per la sua chiusura.

Altre 5 persone sono risultate intestatarie di società con un elevato volume di fatture ma totalmente prive di strutture, attività, personale, patrimonio.

«La chiusura d’ufficio di queste 29 partite Iva – si legge in una nota della Guardia di Finanza di Asti – risultate strumentali al perfezionamento di frodi fiscali e truffe a danno del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, è frutto di una sinergia tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate che ha l’obiettivo di tutelare il bilancio pubblico e neutralizzare qualsiasi manovra illecita che possa danneggiare il sistema economico del territorio».

 

 

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