È stato presentato sabato scorso a Fuoriluogo “450 Km” (BookaBook) di Francesco Piccolo, un libro che racconta i km percorsi nel 2004, a piedi e in solitaria, per raggiungere Assisi da Napoli.
Un racconto in cui l’autore ha trasmesso l’emozione e l’insegnamento ricevuto dallo stare solo con sé stesso. «Momenti di fatica, sofferenza, incertezza che mi hanno permesso, in seguito, di ridimensionare le cose», ha sottolineato. «Questo cammino mi ha lasciato la capacità di dire “ce la puoi fare”, esattamente quello che ognuno di noi, qualsiasi strada intraprenda, passo dopo passo, può fare».
Una presentazione, da Mauro Ferro, che è stata occasione per illustrare il progetto per la pace “Ci vado di corsa”, ideato da Maurizio Ghiberti che il 21 settembre partirà da San Damiano per raggiungere Perugia l’11 ottobre e partecipare, il giorno successivo, alla Marcia per la pace Perugia-Assisi.
Il progetto
Ghiberti, operaio di Gaia SpA, padre di due figli grandi e genitore affidatario di un ragazzo di Kabul, è appassionato di maratona e, quando lo scorso anno è stato lanciato l’appello affinché la marcia del 12 ottobre fosse molto partecipata, ha proposto alla rete Welcoming Asti «questa avventura», come l’ha definita.
Sarà una corsa di circa 600 chilometri con 20 tappe che Ghiberti affronterà da solo, a tratti scortato da chi vorrà unirsi a piedi o in bicicletta. «Tantissimi – ha sottolineato – arriveranno negli ultimi giorni per raggiungere Perugia e unirsi poi alla Marcia. L’obiettivo è proprio quello di coinvolgere persone per cui, durante il percorso, organizzeremo anche eventi musicali, sportivi e incontri pubblici».
Un progetto, patrocinato dalla Fondazione Perugia-Assisi, durante cui verranno raccolte le firme di bambini su bandiere della pace, testimonianza delle loro voci. «Sono contento che inizi a crearsi risonanza intorno a questa iniziativa – ha ancora detto Ghiberti – perché come singoli cittadini possiamo fare poco, ma se ci uniamo potremmo farci ascoltare da chi sta portando il nostro pianeta su un’economia di guerra e su conflitti sempre più frequenti».
Chi volesse seguire o sostenere il “sogno di pace” può scrivere a: civadodicorsa@gmail.com.