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Consiglio comunale

Asti, riscoppia la querelle sulla Ztl realizzata “a spizzichi e bocconi”

La minoranza attacca Rasero accusandolo di «zero operatività» sul Piano del traffico, ma lui replica: «Lo facciamo pezzo per pezzo»

Mentre i commercianti che lavorano nella Ztl di corso Alfieri attendono di sapere quando potranno consegnare all’amministrazione le firme, oltre cento, per chiedere che piazza Roma torni a essere aperta al traffico anche nella giornata di sabato, denunciando un calo di incassi a causa dell’attivazione della Ztl (operativa dalle 19 del venerdì alle 22 della domenica), in Consiglio si è tornati a parlare del Piano del traffico che, dopo anni dalla sua ultima rielaborazione, attende di essere adottato nella sua interezza.

A tornare sul tema è stata un’interpellanza dei gruppi dell’opposizione con la quale è stato ricordato l’ordine del giorno, votato in aula il 15 gennaio 2024, che impegnava l’amministrazione «a sviluppare la proposta di attuazione del Piano della viabilità […] e a continuare l’opera di attuazione del Piano urbano del traffico al fine di consentire una migliore comprensione ai cittadini dell’importanza di arrivare a una modifica delle loro abitudini di vita verso una città meno inquinata e più a misura d’uomo». Ma, secondo il consigliere Roberto Migliasso (Prendiamoci Cura di Asti – Asti Oltre) ben poco è stato fatto per attuare l’ordine del giorno e con esso le direttive impartite dalla Regione attraverso il Piano della Qualità dell’Aria. In sintesi la Regione, approvando il documento, ha detto al Comune di Asti di estendere la Ztl e l’isola pedonale dandogli delle scadenze. «Attualmente la Ztl ha una superficie pari a circa il 20/25% di quella del centro storico e l’area pedonale ne ha una pari al 5% – si legge nella mozione dei consiglieri di minoranza scritta dopo le mancate risposte in Consiglio – Ma la normativa sancisce che al 31 dicembre 2022 la Ztl doveva già occupare almeno il 70% del centro storico e l’isola pedonale almeno il 3%». Da qui la mozione che sarà discussa in un prossimo Consiglio.

Intanto il dibattito sull’estensione della Ztl, a fatica e con tempi lunghissimi, divide le opinioni e non solo dei commercianti contrari. «Le risposte dell’amministrazione continuano a mancare di un organico e concreto quadro strategico – ha osservato il consigliere Migliasso in aula – Manca un piano di attuazione del Piano urbano del traffico e non si vedono proposte concrete per attuare quello della viabilità con un cronoprogramma di interventi».

Di diverso avviso il sindaco Maurizio Rasero che sul tema è intervenuto per spiegare l’approccio scelto per raggiungere gli obiettivi preposti. «Il Piano del traffico viene portato avanti pezzo per pezzo. La scelta è stata quella di avere lo studio dell’ing. Mondo, messo a disposizione dall’Asp, ma di andare a realizzarlo poco alla volta, con ponderazione. Se avessimo esteso la Ztl tutta in un colpo solo ci sarebbe stato un contraccolpo molto più forte per la città, ma l’idea di dove andare è ben chiara e stiamo proseguendo in quella direzione». E ancora: «Sappiamo benissimo tutti che se domani impedissimo alle auto di entrare in città e obbligassimo tutti a parcheggiare in periferia, per venire in centro con le bici, probabilmente ne guadagneremmo. Idem se obbligassimo tutti a spegnere le caldaiette sui balconi perché è evidente che quando le auto non circolavano a causa del Covid, l’inquinamento non è diminuito».

Da Rasero anche una considerazione sull’utilità degli ordini del giorno: «Sono bei documenti che si votano, che impegnano l’amministrazione, ma che non danno una data, una scadenza e una punizione nel caso non si faccia quanto previsto».

[nella foto il consigliere Migliasso e il sindaco Rasero]

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