Cerca
Close this search box.
Basso: «Non è necessario omologareun campo da calcio per giocarci»
Attualità

Basso: «Non è necessario omologare
un campo da calcio per giocarci»

«Non c’è scritto da nessuna parte che sia necessario omologare un campo da calcio per giocarci e, in particolare, quello di via Fregoli non è omologabile per la FIGC, ma lo è per altri enti di

«Non c’è scritto da nessuna parte che sia necessario omologare un campo da calcio per giocarci e, in particolare, quello di via Fregoli non è omologabile per la FIGC, ma lo è per altri enti di promozione sportiva». Così risponde l’assessore allo sport Beppe Basso sul caso del campo Fregoli, recentemente ristrutturato con terreno da gioco in erba sintetica e ora usato dalla società Colline Alfieri. «Quel campo era stato omologato nel 1983 – continua Basso – poi basta. L’omologazione non è una condicio sine qua non per gestire un campo da calcio». Nessun problema, invece, per quanto riguarda la presenza di amianto nel tetto degli spogliatoi. «E’ in buone condizioni e non c’è nessuna emergenza a riguardo. Forse sarà rimosso questa estate, anche se non era prevista la bonifica del tetto nel bando di gara per trovare il nuovo gestore».

Anche il campo da calcio di Quarto, dove si allena il San Domenico, è tornato da poco fruibile dopo un importante intervento di riqualificazione finanziato dalla stessa società. «L’abbiamo trovato in pessime condizioni, ma quelli del San Domenico hanno effettuato il ripristino del manto erboso e alcuni lavori per poter renderlo nuovamente fruibile». Per evitare che in futuro si possano ripetere episodi di altre strutture sportive lasciate in stato di semi abbandono, l’assessore Basso ha già disposto controlli periodici da parte di tecnici comunali. «E’ stata la prima decisione presa quando sono entrato in giunta: – spiega – effettuare sopralluoghi periodici in tutti gli impianti, sia in quelli esternalizzati, che in quelli gestiti direttamente da noi. Stiamo inoltre verificando le segnalazioni giunte da parte degli utenti e predisponendo un piano di interventi. E’ nostra intenzione portare avanti un’opera di sensibilizzazione verso tutte le società sportive affinché trattino le strutture come se fossero casa loro».

Basso ricorda che il 2016 sarà un anno importante per l’avvio o la prosecuzione di nuovi progetti legati al benessere e allo sport: dal “Benessere in gioco” che riguarda le scuole, già partito alle elementari e che coinvolge 3.500 bambini (cui si associa un progetto di cultura dell’attività fisica insieme al CONI e alla Buona Scuola), ma anche iniziative come la “Primavera Sport” prevista tra il 21 marzo e il 21 giugno. «In questo caso prevediamo agevolazioni per le società che organizzeranno eventi regionali e nazionali, ma inviteremo tutta la città a muoversi nelle piazze e in altri luoghi». Basso ricorda infine l’importanza che rivestono le società astigiane nel settore giovanile «di qualità», mentre più si sale di categoria, più il problema della mancanza di finanziamenti si fa sentire, soprattutto nelle sponsorizzazioni di squadre “eccellenti” (nostro l’aggettivo). Infine una riflessione sul nuovo palazzetto dello sport di piazza d’Armi: «Si farà come da progetto, sul quale esistono i finanziamenti, ma non potrà essere solo una struttura destinata ad ospitare attività sportive, perché sarebbe ingestibile nei costi. Dovrà anche ospitare eventi di altro genere, manifestazioni, da concordare con il gestore».

Riccardo Santagati

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale