Anche se la Compagnia di assicurazioni, una volta sospettato che il comportamento del suo agente non era corretto aveva revocato il mandato, sarà chiamata a risarcire in solido con esso lingente
Anche se la Compagnia di assicurazioni, una volta sospettato che il comportamento del suo agente non era corretto aveva revocato il mandato, sarà chiamata a risarcire in solido con esso lingente danno arrecato alle parti offese che hanno chiesto giustizia al tribunale di Asti. Si chiude così un altro processo che ha per imputato Giuseppe Salvi, originario di Canelli ma residente a Cortemilia, accusato di essersi appropriato indebitamente di una cifra di poco superiore ai 130 mila euro e di aver staccato assegni falsi per coprire una parte della restituzione di essi.
La vicenda si è dipanata nel 2007 quando, a gennaio di quellanno, un cliente della Axa Assicurazioni di Canelli aveva affidato il denaro suo e della figlia, al Salvi con il mandato di investirlo in polizze vita. Ma quel denaro non è mai stato versato sui conti della Compagnia e quando il cliente se ne è accorto, ha chiesto che gli venisse restituito. A quel punto Salvi avrebbe compilato e consegnato al cliente due assegni che però non sono mai stati incassati perchè risultati falsi. Ne è scaturito il processo nel quale il cliente si è costituito parte civile con lavvocato Maura Lanfranco mentre limputato è stato rappresentato da vari avvocati di volta in volta nominati dufficio.
Giovedì è arrivata la dura sentenza del giudice che ha condannato Salvi ad un anno e mezzo di reclusione e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 100 mila euro pena la revoca della sospensione condizionale della pena. Ma il tribunale di Asti ha fatto di più: ha autorizzato lavvocato Lanfranco a chiamare in causa la Axa Assicurazioni come responsabile civile del comportamento scorretto del suo agente e ha stabilito che sia la Compagnia a dover pagare, in solido, il danno delle persone offese che verrà quantificato, nella sua interezza, in un successivo procedimento davanti al giudice civile. La stessa Compagnia, peraltro, oltre a revocare il mandato allagente, si era anche costituita parte civile contro Salvi chiedendo, a sua volta, i danni allimmagine.
Daniela Peira