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Vesime: il recupero turistico dei ponti sul Bormida 

Il ponte “Federico Brofferio” sulla strada provinciale 24 non sembra soffrire lo scorrere del tempo
Il ponte “Federico Brofferio” sulla strada provinciale 24 non sembra soffrire lo scorrere del tempo. «Dal 1923 fa parte del panorama vesimese insieme al castello – spiega il sindaco Marco Garino – È sorto con il contributo dei cittadini; un’opera mirabile, un ponte strallato costruito in cemento armato che attesta il difficile rapporto con il fiume Bormida; negli anni ha resistito a diverse alluvioni».

L’idea dell’amministrazione comunale è quella di omaggiare il gigante vesimese: «E pensare che nel 2021 si pensava addirittura di demolirlo – continua – Siamo riusciti a salvarlo grazie ad un lavoro di ricerca storica che ne ha attestato il valore. Recentemente abbiamo presentato in Provincia un progetto di riqualificazione che restituisca al ponte l’aspetto originario. Abbiamo proposto di illuminarlo ed affiancarlo ad un percorso pedonale dove allocare informazioni turistiche sulla storia del manufatto. Dovesse non rispondere ai nuovi canoni di sicurezza, abbiamo presentato il progetto di un nuovo ponte da costruire altrove riservando al Brofferio il traffico leggero».

Il sindaco racconta un po’ storia vesimese: «Ci sono i resti di ponti in pietra romani e medioevali nonché i progetti di quelli lignei di epoca napoleonica che testimoniano i cambiamenti dell’alveo nei secoli. Potrebbe diventare un’attrazione turistica».

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