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Nel 2010 il celebre scrittore vennenominato cittadino onorario di Nizza
Cronaca

Nel 2010 il celebre scrittore venne
nominato cittadino onorario di Nizza

«Felicissimo e lusingatissimo per la vostra proposta. Sarà una buona ragione per tornare un giorno a Nizza». Con queste parole, in una lettera inviata all’allora assessore Pietro Balestrino e

«Felicissimo e lusingatissimo per la vostra proposta. Sarà una buona ragione per tornare un giorno a Nizza». Con queste parole, in una lettera inviata all’allora assessore Pietro Balestrino e datata 24 maggio 2010, Umberto Eco accettò l’invito all’ombra del “Campanòn” per ricevere, in cerimonia ufficiale, la cittadinanza onoraria.

Coetanei classe 1932, la conoscenza tra Eco e Balestrino risale all’infanzia. Mentre l’illustre intellettuale intraprendeva il suo percorso umano e professionale, che lo avrebbe reso una delle principali personalità della cultura europea, il produttore di grappa e politico nicese continuava a seguirne, a distanza, le molteplici attività. Ogni volta che il docente interveniva in qualche occasione pubblica ad Alessandria, puntualmente Balestrino andava ad ascoltare l’incontro e a salutarlo. A offrire l’opportunità decisiva fu una conferenza il 20 maggio 2010 al Teatro di Alessandria. «Ne parlai con il sindaco Lovisolo, che era d’accordo, così al termine dell’incontro mi infilai in camerino e accennai a Eco la nostra proposta – racconta l’ex assessore – Ci incontrammo in seguito a Milano, per definire i dettagli dell’evento e del pranzo che si sarebbe svolto alla Signora in Rosso».

La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria avvenne in un Foro Boario affollatissimo, divenendo parte condivisa della storia recente della città. Ma Balestrino rievoca anche un gustoso retroscena: «Dopo pranzo, insieme al filosofo Gianni Vattimo e alla moglie di Eco, passammo un piacevole pomeriggio a chiacchierare a casa mia. Per l’occasione stappai una grappa del ‘61 e un whisky». L’amicizia tra Eco e Balestrino sarebbe stata mantenuta viva da un successivo incontro a Santo Stefano Belbo, al conferimento del Premio Cesare Pavese.

f.g.

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