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Macellazione clandestina a Valfenera,sequestrata pistola per stordire animali
Cronaca

Macellazione clandestina a Valfenera,
sequestrata pistola per stordire animali

Due persone sono state denunciate per macellazione clandestina in un allevamento di Valfenera. Il luogo era tenuto sotto controllo da diverso tempo da parte dei servizi veterinari dell'Asl di

Due persone sono state denunciate per macellazione clandestina in un allevamento di Valfenera. Il luogo era tenuto sotto controllo da diverso tempo da parte dei servizi veterinari dell'Asl di Asti. Secondo la relazione della forestale, le condizioni sanitarie e di benessere degli animali detenuti (suini, ovini, caprini, avicoli) avrebbero lasciato a desiderare, tanto che era stata inoltrata notizia di reato alla Procura della Repubblica di Asti e parte del bestiame era stato posto sotto sequestro dai veterinari. Negli spazi destinati all’allevamento erano stati rinvenuti perfino scheletri e carcasse di animali in decomposizione.

Il recente ritrovamento sull’aia dell'azienda agricola di una testa di suino con il foro di entrata di un proiettile ha poi indotto a ipotizzare il reato di macellazione clandestina, che è punito con l'arresto da sei mesi ad un anno o con una multa fino a 150mila euro. Dai residui di carne ancora presenti sul cranio rinvenuto, l’animale doveva essere stato abbattuto in tempi relativamente recenti. Nel corso della perquisizione effettuata pochi giorni fa su delega dalla Procura, il Corpo Forestale dello Stato, intervenuto con le forze di ben tre reparti e coadiuvato dai veterinari dell’ASL, ha rinvenuto e sequestrato una pistola a proiettile captivo, in gergo detta “abbatti maiali”, detenuta da una persona diversa dall’allevatore.

La pistola era stata più volte utilizzata nell’azienda agricola perquisita per stordire e quindi uccidere sul posto gli animali, in spregio alle più basilari norme igieniche e, con tutta probabilità, anche alle norme volte a evitare sofferenze gratuite agli animali. Il proprietario della pistola e l’allevatore sono stati denunciati per il reato di macellazione clandestina, mentre ulteriori indagini sono in corso per verificare se le carni degli animali così abbattuti fossero destinate al solo nucleo familiare o in qualche modo commercializzate.

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