Un’auto senza assicurazione e una fuga che ha provocato il ferimento di un’ignara automobilista, incinta, che era ferma allo stop ed è stata tamponata.
E’ finito in tribunale il rocambolesco tentativo di controllo stradale di una Fiat Punto avvenuto fra Canelli e Santo Stefano Belbo nel febbraio del 2023 con relativo inseguimento.
Tutto è cominciato con il controllo di una pattuglia della Polizia Locale di Canelli che ha intimato l’alt al conducente della Punto in quanto l’auto, ad un rapido controllo con i database delle forze dell’ordine, risultava senza assicurazione.
Un’intimazione rifiutata dall’uomo che la stava guidando e che aveva accanto la sua compagna; entrambi residenti ad Asti.
Per sfuggire al controllo ha fatto una serie di manovre pericolose è si è diretto verso Santo Stefano Belbo dove ha speronato l’auto di pattuglia che lo stava inseguendo rovinando interamente una fiancata.
Non solo. Nel corso della fuga, la Punto ha tamponato la Lancia Y alla cui guida c’era una giovane donna incinta che ha riportato lesioni con una prognosi di 7 giorni.
In questo modo, oltre alla resistenza a pubblico ufficiale, la coppia ha collezionato anche l’accusa di omissione di soccorso perchè nè il conducente della Punto, nè la compagna che viaggiava al suo fianco si sono fermati per prestare soccorso alla donna incinta. Anzi. Visto che la Punto era intestata alla passeggera, quest’ultima, il giorno dopo i fatti, si è recata alla stazione carabinieri di Asti per denunciarne il furto, ovviamente risalente al giorno dell’incidente per tentare di spostare la responsabilità su un “fantomatico” ladro. Per questo reato è stata condannata a 160 giorni di lavori di pubblica utilità. L’uomo alla guida, invece, rinviato a processo.
Guardia di Finanza
- Redazione