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Antonio Tinozzi e Loretta Bologna
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Braccio di ferro sul mercato di Asti, riconsegna simbolica di 80 licenze degli ambulanti

Ana Ugl ribadisce il rischio «che gli ambulanti si spostino verso altri mercati piemontesi, lasciando ad Asti solo banchi di scarsa qualità»

All’annunciata protesta contro la scelta del Comune di mantenere il mercato in piazza del Palio si sono presentati il segretario dell’Ana Ugl Enzo Arleri e il presidente Antonio Tinozzi. Con loro hanno portato una cassetta che conteneva, in forma simbolica, circa 80 licenze (corrispondenti a una cinquantina di ambulanti) riconsegnate in segno di protesta. All’Ana Ugl non è piaciuta la risposta dell’assessora al Commercio Loretta Bologna sui tanti problemi sollevati e, ancora meno, la nuova mappa dei banchi, un po’ più accorpati, definita «surreale e calata dall’alto per l’ennesima volta».

L’idea di tornare in centro città rimane quindi un obiettivo primario per il sindacato, con Arleri che ha smentito la cifra di 170 ambulanti interessati a muoversi: «Saranno 70 gli operatori che vogliono salire, non 170». L’Ana Ugl ha presentato un proprio progetto per riportare i banchi nelle zone a traffico limitato dei portici Anfossi, piazza Libertà, largo Saracco, in via Garibaldi e piazza San Secondo, con un collegamento a corso Alfieri in direzione di corso Dante. Secondo l’associazione, questa proposta non avrebbe un impatto negativo sulla viabilità. Antonio Tinozzi, presidente dell’Ugl di Asti e ambulante, ha spiegato come il mercato abbia perso la sua attrattività, «con il rischio che gli ambulanti si spostino verso altri mercati piemontesi, lasciando ad Asti solo banchi di scarsa qualità».

Ha poi criticato l’operato dell’assessora, «colpevole di aver annunciato, in una riunione all’Ascom e sui giornali, uno spostamento sperimentale entro la primavera, poi non avvenuto, senza aver smentito, con un’altra riunione, le sue stesse intenzioni». A partire da luglio, il Comune avrebbe già ricevuto 15 rinunce di licenze del mercoledì e 20 al sabato, «un segnale inequivocabile della gravità della situazione». Per questo l’Ana Ugl ha annunciato che non parteciperà più a riunioni su questo progetto, ritenendole inutili in assenza di una reale volontà di cambiamento.

A quanto riferito da Tinozzi, «le licenze del mercato, messe in vendita a 2.000 euro, faticano a trovare acquirenti», «ma non dimentichiamo che gli ambulanti contribuiscono alle casse del Comune con oltre 400.000 euro di tasse e occupazione del suolo, un elemento che rende ancora più incomprensibile la mancanza di soluzioni efficaci per un settore così importante per l’economia locale». L’assessora Bologna al culmine della protesta ha accolto Tinozzi nel suo ufficio, preso le licenze simboliche e rispiegato quanto aveva già detto in commissione il giorno prima della protesta.

[nella foto Antonio Tinozzi con l’assessora al Commercio Loretta Bologna]

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