Tra coloro che serbano un ricordo speciale legato alla visita di Papa Francesco ad Asti c’è don Stefano Accornero.
Vice parroco di San Pietro, ai tempi era un seminarista in attesa di compiere il penultimo passo verso l’ordinazione sacerdotale.
«Avrei dovuto ricevere l’Accolitato dal vescovo Prastaro domenica 20 novembre nella chiesa parrocchiale di Refrancore, il paese da cui provengo – ricorda il sacerdote – per cui, quando ho saputo che il Papa sarebbe venuto ad Asti proprio quel fine settimana, ho subito pensato che la celebrazione sarebbe stata spostata. Invece mi è stato detto che, su espressa volontà del Pontefice, l’Accolitato sarebbe stato conferito durante la messa in Cattedrale».
Il ricordo
Don Accornero ricorda in modo nitido quella mattina. «Mi aveva profondamente colpito – continua – la spontaneità del Santo Padre. A dispetto delle formalità, aveva chiesto di incontrarmi in Vescovado prima di dedicarsi agli incontri istituzionali con le autorità. Ci siamo recati in una stanza in cui erano state predisposte due sedie ai lati opposti di un tavolo, ma il Pontefice, appena entrato, ha afferrato la sedia ed è venuto accanto a me. Mi ha posto alcune domande per conoscermi. Un breve dialogo in cui è emersa un’altra sua dote, l’autoironia, che io reputo segno di grande intelligenza».
Durante la celebrazione, poi, Papa Francesco aveva invitato tutti i fedeli a pregare per il neo accolito, «perché vada avanti nella sua vocazione e sia fedele».