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Claudio Lucia
Attualità
Salute

«Troppa burocrazia rende molto difficile l’attività dei medici»

Il dottor Claudio Lucia, presidente dell’Ordine di Asti, denuncia un quadro critico per la professione

La sanità astigiana, e con essa quella nazionale, si trova ad affrontare sfide che rendono la professione medica sempre meno appetibile e che gravano pesantemente sui professionisti in servizio. A tracciare un quadro preoccupante è il dottor Claudio Lucia, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Asti. Secondo Lucia, uno dei nodi cruciali è la mancanza di attrattività della professione medica, un problema che si manifesta ad ampio raggio. Tra i fattori che contribuiscono a questa situazione, emerge la burocrazia, definita «spaventosa». Questa colpisce in particolare i medici del territorio e di famiglia, ma riguarda anche gli ospedali. La stessa si traduce in adempimenti complessi e ripetitivi che sottraggono tempo alla cura del paziente.

«Un paziente con un farmaco salvavita prescritto dal cardiologo deve rifare ogni 6 mesi il piano terapeutico, passando per lo specialista, il medico di famiglia (per l’impegnativa) e la farmacia – racconta Lucia – Allo stesso modo, un paziente che necessita di una carrozzella dopo un ictus, pur avendo avuto l’indicazione dallo specialista, deve passare dal medico curante per fare ben due impegnative: una per il collaudo e una per la presa in carico della carrozzella. Questi sono solo due esempi tra molti altri che se ne possono fare – continua Lucia – ma in questo modo la gestione amministrativa prevale sull’attività clinica e ci fa diventare più burocrati che che medici». Questo sistema non solo appesantisce il lavoro, ma è anche un ostacolo per i giovani dottori. Le criticità si riflettono, inoltre, nella carenza di alcune specializzazioni mediche chiave. Nell’Astigiano, tra le figure più richieste e mancanti ci sono gli specialisti dell’emergenza-urgenza, ma non solo: «Mancano i pediatri, come succede un po’ in tutta Italia, ma anche gli anestesisti risultano di difficile reperibilità».

Ad aggravare la situazione per chi lavora in prima linea c’è il tema della sicurezza. Lucia denuncia che, specie nell’emergenza-urgenza, il personale medico e infermieristico non lavora con serenità e spesso è vittima di aggressioni fisiche o minacce verbali. «Il pronto soccorso, che dovrebbe essere il luogo più sicuro, diventa così un posto a rischio proprio per queste situazioni – continua il presidente dell’Ordine – Quindi è un bene che l’Asl si sia attivata, insieme alla Regione, per aumentare la sicurezza con l’installazione di un “bottone rosso” d’allarme, simile a quelli usati in gioielleria o in banca».

Un aspetto particolarmente sentito è quello legale. Secondo il presidente dell’Ordine, le denunce contro i medici «arrivano una dietro l’altra». Si parla di “denuncia facile”, spesso motivata, a suo dire, da «questioni economiche», con l’obiettivo di ottenere una transazione in denaro. Questa situazione, legata anche alle caratteristiche della legge sulla responsabilità professionale, fa sentire i medici esposti. «Bisogna cambiare la legge perché purtroppo siamo tra i pochi Paesi al mondo in cui praticamente c’è la denuncia assicurata e i medici vengono visti un po’ come dei bancomat sperando in transazioni favorevoli a chi sporge la querela».

Secondo Lucia, anche l’aspetto economico gioca un ruolo. «Gli stipendi dei medici in Italia sono tra i più bassi d’Europa, ma questo è un aspetto secondario rispetto agli altri problemi. Inoltre, c’è il rischio che i medici, anche quelli futuri (è prevista un aumento del numero di medici tra 3 e 5 anni ndr), preferiscano lavorare nel privato, attratti da condizioni migliori». Per questo, «il pubblico deve essere molto più più attrattivo sotto tutti gli aspetti, inclusi carriera e condizioni di lavoro che evitino il rischio di “collasso” dovuto a turni massacranti».

Nel frattempo sabato 10 maggio, alle ore 10, nell’Auditorium della Banca di Asti (via Astesano) si svolgerà un incontro organizzato dall’Ordine: dopo i saluti delle autorità e l’intervento del dottor Lucia, si presenterà il libro “Montecassino 1943-1945” di Antonio Silvestri con il quale dialogherà il giornalista Vanni Cornero. Seguiranno la premiazione dei medici astigiani con 50 anni di laurea, presentata dal dottor Gianfranco Imerito, e il giuramento di Ippocrate dei giovani medici. Ingresso libero.

[nella foto il presidente dell’Ordine dei Medici di Asti, Claudio Lucia]

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