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Stagione espositiva

Monastero Bormida: “Imago”, l’arte che nasce tra i detenuti del carcere

Una mostra “controcorrente”, molto espressiva e emotivamente coinvolgente
Riparte la stagione espositiva al castello di Monastero Bormida: due mostre sono state allestite negli spazi sottotetto e le esposizioni di durata mensile troveranno invece spazio nei suggestivi saloni sotterranei del maniero.

«Ad inaugurare il calendario, sabato 3 maggio, ci ha pensato “Imago”, una interessantissima mostra di arti visive realizzata dai detenuti della Casa di Reclusione San Michele di Alessandria nell’ambito delle attività del laboratorio “Artiviamoci” – spiega il sindaco Gigi Galalreto – Una carrellata di quadri e disegni, che insistono non solo sul tema della libertà e della immaginazione, ma anche sulla necessità di ricondurre la realtà alla sua fisicità e non solo alla versione digitale del mondo e della società».

Il curatore della mostra e responsabile del progetto in carcere è l’esperto Piero Rodolfo Sacchi: «Viviamo di immagini che si autogenerano in una realtà digitale scollegata da quella fisica. E’ necessaria una alfabetizzazione che ci apra ad un nuovo spirito critico. Se l’immagine perde di senso, riducendo il nostro angolo visuale a quello del selfie, smarriamo la nostra stessa capacità di immaginare, di sviluppare l’immaginazione, di avere un immaginario adeguato al nostro essere umani. La capacità di immaginare è libertà».

Una mostra “controcorrente”, molto espressiva e emotivamente coinvolgente, che farà riflettere ma anche sognare. La mostra è visitabile gratuitamente nei weekend, in occasione degli eventi legati alla rassegna Castelli Aperti e alle rievocazioni storiche, o anche durante la settimana su prenotazione. Per info: 014488012.

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