Per chi crede nella numerologia il tre è il numero della creatività, della gioia, della comunicazione. Il numero perfetto ed è anche quello che consegna l’artista astigiana, Marisa Garramone, alla storia cittadina legata al Palio. Dopo Gea Baussano e Amelia Platone è, infatti, la terza donna Maestro del Palio, colei che ha realizzato i due Drappi per il Palio 2025.
“Un incarico in cui speravo, a cui ambivo da tempo, che mi rende orgogliosa – rivela Marisa Garramone, pittrice sensibile che al territorio ha da sempre dedicato gran parte delle sue opere – e che mi ripaga per i tanti lavori che ho fatto in questo ambito”.
La notizia che sarebbe stata proprio lei, Maestro del Palio 2025, è arrivata all’artista nel mese di aprile e, in soli venti giorni, ha dovuto “confezionare” i Drappi con una ulteriore difficoltà.
“Non ho voluto, per la Collegiata e il vincitore, farne due uguali come solitamente, cambiando al limite i colori, si fa – spiega ma li ho voluti uno diverso dall’altro”; un compito dunque doppiamente impegnativo iniziato con una bozza veloce su carta “uno scarabocchio – dice – poi sono passata subito alla realizzazione su tela, aggiungendo man mano, lavorando giorno e notte” e il risultato è quello di Drappi che raccontano, che spiegano, che emozionano.
Quello per la Collegiata di San Secondo ha dei dettagli dedicati alla sfilata, al corteo, alla chiesa, alle bandiere dell’Asta, parla di Giubileo (vi è rappresentato Papa Francesco che lo ha inaugurato). L’altro raffigura la galoppata dei cavalli, la forza, evidenzia i 750 anni dalla prima corsa avvenuta ad Alba, riporta le Torri di Asti ed è pennellato di oro per dare luminosità, oro che si trova in misura minore anche in quello per la Collegiata.
“Avrei voluto lavorare di più sui chiaro scuro, sulle ombre e sulla luce ma il poco tempo non me lo ha permesso”. Drappi da “leggere” quindi, ricchi di cenni storici, di simboli “con un unico dettaglio in comune – sottolinea Marisa Garramone – cioè lo sfondo dove sono raffigurate le due vetrate colorate presenti ai lati dell’altare della Cattedrale”.
Un aiuto fondamentale, per quanto riguarda la parte sartoriale lo hanno dato anche Daniele Giuntoli e Valter Petrini, maestri costumisti di Mongardino “con le loro rifiniture – commenta l’artista – i Drappi hanno preso uno slancio particolare”.
Presentati ufficialmente la scorsa settimana, i Drappi, sono stati accolti con entusiasmo dagli astigiani “mi hanno fatto piacere i complimenti ricevuti dal sindaco Maurizio Rasero – sorride infine Marisa Garramone – segno che anche l’Amministrazione li ha apprezzati”<