“Era un sogno, ora è diventata un’azienda”: non nasconde l’emozione Livio Negro, mentre mostra la targa che conferisce al ristorante Cannavacciuolo Le Cattedrali Relais, la targa Michelin. La cerimonia ufficiale di consegna del riconoscimento assegnato lo scorso novembre, questa mattina, mercoledì 14 maggio. Accanto a Negro, imprenditore dell’informatica, presidente della Fondazione Cassa di risparmio, che si è lanciato in questa avventura nel campo dell’accoglienza turistica, c’è Gianluca Renzi, chef resident romano con esperienze internazionali, e tutto lo staff con il direttore Massimo Chiappo Buratti. “Sono una quarantina di persone, molti giovani, tutti assunti con contratto a tempo indeterminato” tiene a sottolineare Negro a ribadire quale sia stato l’impegno per creare qualcosa di “solido”. Perché, spiega ancora il titolare del Resort 5 stelle lusso, l’unico in provincia di Asti, inaugurato il 9 febbraio di un anno fa “questo è il frutto di un percorso nato nella mia testa tanti anni fa e che ora raggiunge un traguardo che in realtà è un nuovo punto di partenza”.
Un discorso che va al di là del semplice riconoscimento o del discorso legato alla promozione anche turistica di un territorio, ma segna un cambio di passo e di mentalità. “Un cambiamento che ha una data precisa di inizio, e cioè il 15 luglio 2024, e una persona che ha spinto su questo cambiamento: Maurizio Rasero, sindaco di Asti”. Il riferimento è alla nomina dello stesso Negro a presidente della Fondazione CrAsti: “Abbiamo cambiato modus operandi, e i risultati si sono visti: ad Asti Musei, col nuovo presidente Francesco Antonio lepore, la mostra di Escher ha superato i 60 mila visitatori; a Astiss abbiamo puntato su una personalità come il prof. Guido Saracco; anche qui in altro campo, abbiamo scelto le persone giuste e in pochi mesi è arrivato il riconoscimento delsa Stella Michelin” argomenta Negro. Che conclude: “Il cambiamento è ineluttabile, anche se in questa provincia come in altre l’invidia la fa da padrona, noi andremo avanti”. Per Rasero “la nascita di questa struttura non toglie niente alle altre, anzi completa l’offerta: abbiamo bisogno di imprenditori che abbiano voglia di rischiare e investire”.
Infine lo chef, il cui lavoro ha pesato in gran parte nel riconoscimento: “Dietro a questo bellissimo risultato c’è il lavoro e la passione di tante persone, soprattutto giovani. La Stella Michelin porta turismo e non potrà che far bene a tutto il territorio”. Presenti anche il presidente e direttore dell’Atl Mariano Rabino e Bruno Bertero, la presidente dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli Unesco Giovanna Quaglia e il consigliere regionale Fabio Carosso.
foto Agostino