L’80.mo anniversario della Liberazione è l’occasione per celebrare un astigiano che ha avuto un ruolo importante nella sconfitta dei nazifascisti e nella fine della seconda guerra mondiale.
E’ il capitano Carlo Francesco Gay, classe 1914, (nella foto di copertina primo da destra con i baffi) nato ad Asti da Luigi e Maria Gialdroni.
E’ stato fondatore della prestigiosissima Brigata Folgore dei paracadutisti (all’epoca denominata squadrone) che, insieme alla centuria Nembo comandata dal tenente Guerino Cenier, diede vita all’Operazione Herring, una delle più efficaci azioni di sabotaggio delle linee nemiche.
Fino all’Armistizio, Gay era inquadrato nell’esercito regolare italiano e si era distinto per le operazioni di guerra in Croazia e Sicilia ad un anno dal conseguimento del brevetto da paracadutista.
Con l’armistizio firmato l’8 settembre del 1943, cambia la sua visione della guerra: nel disordine della disfatta dell’esercito italiano, Carlo Francesco Gay sceglie di schierarsi con le truppe alleate canadesi e con lui porta altri compagni d’arme con i quali fonda lo Squadrone “F” destinato ad azioni di guerriglia in zone metropolitane. Pochi mesi dopo ne diventa comandante e sceglie per sé e per i suoi uomini la divisa dei fanti inglesi, per distinguersi dai paracadutisti che erano rimasti a fianco dei tedeschi.
L’Operazione Herring viene organizzata un mese prima della Liberazione, quando il capitano Gay venne contattato dal generale Richard Creery per un lavoro molto complesso e difficile di lancio notturno dei paracadutisti schierati con gli Alleati.
Gay e i suoi uomini dello Squadrone Folgore, si addestrarono, in totale isolamento, a Castiglioncello, che raggiunsero con aerei britannici e dove affinarono l’uso di esplosivi, tecniche di sabotaggio, lettura di carte topografiche.
Entrarono in azione il 20 aprile del 1945, cinque giorni prima della Liberazione quando, dopo la consegna di armi e viveri di riserva. Distribuiti su 14 aerei Dakota, a intervalli di 5 minuti si alzarono tutti in volo sotto un massiccio fuoco di sbarramento contraereo.
La destinazione era quella porzione di pianura Padana compresa fra le province di Bologna, Ferrara, Modena e Mantova. L’obiettivo era quello di attuare una serie di manovre diversive che gettarono nella più totale confusione i soldati tedeschi. L’Operazione Herring doveva durare una sola notte, invece gli uomini di Gay e di Cenier tennero duro per tre giorni fino all’arrivo dei reparti americani che consentirono loro di ritirarsi.
Gay e i suoi uomini, in particolare, effettuarono lanci nella zona di Ravarino, in provincia di Modena per sbarrare il passaggio sul Po del nemico in ritirata. Nonostante la contraerea tedesca della Flak che invece mirava ad aprire i varchi per le sue truppe da terra.
Il 21 aprile avvenne il collegamento fra i paracadutisti e i partigiani del luogo; insieme catturarono circa 450 nemici e recuperarono ingenti quantità di materiale bellico riuscendo così a proteggere strutture strategiche della zona. Il giorno dopo, i “folgorini”, con i partigiani del battaglione “Achille” neutralizzarono una agguerrita squadra di guastatori tedeschi che voleva far saltere un intero deposito di munizioni. L’esplosione avrebbe causato danni incalcolabili nella zona.
Per celebrare degnamente il valore del capitano Gay e dei suoi uomini, domani, domenica, la sezione provinciale di Asti dell’associazione nazionale paracadutisti d’Italia ha organizzato una cerimonia commemorativa che si terrà davanti al monumento dei paracadutisti al Parco Lungo Tanaro di Asti. Il programma prevede il corteo alle 10,25 con inizio della cerimonia alle 10,45.