Mariano Rabino, albese, deputato dal 2013 al 2018, già consigliere regionale e provinciale di Alba del quale è stato anche assessore al Bilancio e al Turismo, è stato riconfermato alla guida dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero con un mandato fino al 2028.
Presidente, altri tre anni davanti per far conoscere il territorio in tutto il mondo. Ha già pensato al primo obiettivo da raggiungere?
Sì, ed è la destagionalizzazione dei flussi turistici. Mi spiego. Oggi i dati statistici ci dicono che sui nostri territori di Langhe Monferrato e Roero abbiamo i turisti, grosso modo, da aprile a novembre. E poi quattro mesi di bonaccia.
Quali idee per rendere l’inverno attrattivo sulle colline?
Lavorando al cosiddetto turismo MICE, acronimo che sta per meetings (riunioni), incentives (viaggi di incentivo), conferences ed exhibitions, cioè esposizioni e fiere. Un modo per aprire un mercato agli incontri e ai congressi di categoria ma anche ai grandi eventi sportivi, musicali e culturali.
Altro obiettivo?
Quello di vigilare su due pericoli sempre incombenti. Il primo è quello di cedere ad una corsa al rialzo dei prezzi dell’accoglienza sull’onda dei maggiori arrivi. Un fenomeno oggi più grave in Langa che in Monferrato, ma presente ovunque. Il successo non deve far montare la testa a nessuno e bisogna sempre calibrare i prezzi su quanto si offre senza esagerare.
E quale è il secondo pericolo?
Quello di un eccesso di offerta. Anche in questo caso già successo in Langa; bisogna evitarlo sulle zone di Roero e Monferrato ancora in crescita. Perchè se è vero che i turisti crescono di un 30% circa, non si può affiancare un’offerta aggiuntiva di camere e ristorazione dell’80% altrimenti poi si parla di crisi di flussi. Ma non è vero, è un’analisi sbagliata. Bisogna tenere ben presente il giusto dimensionamento e accompagnare una crescita ragionata ed equilibrata.
Quanto incide su questa offerta che rischia di essere sovradimensionata il fenomeno degli affitti brevi dei privati?
Tantissimo, perchè sfugge ad ogni progettazione di area e va ad insidiare un contesto alberghiero professionale. Che rischia di non svilupparsi abbastanza lasciando insoddisfatte le richieste di chi lo preferisce.
Fra le vostre priorità dei prossimi tre anni di lavoro, cos’altro ha bisogno di essere messo a punto?
Il palinsesto eventi dell’intera area di competenza dell’Atl.
Su più fronti. A partire dall’organizzazione per la quale tutti devono sforzarsi di non creare soprapposizioni di appuntamenti nelle stesse date. E poi serve una onesta ed obiettiva selezione degli eventi da promuovere e presentare che deve tenere conto di quelli maggiormente attrattivi per chi arriva da fuori. Evitiamo un assurdo fioccare di eventi che non fa altro che creare confusione nella comunicazione all’esterno. E l’Atl si mette a disposizione per accompagnare i Comuni in questo lavoro di “riordino”.
Che ruolo devono avere i residenti nello sviluppo del turismo sulle nostre colline?
Un ruolo da protagonisti, senza ombra di dubbio. Per questo dobbiamo anche promuovere un turismo interno, che offra occasioni a chi vive il territorio di fare il turista a casa sua. Se riusciamo a far vedere i nostri luoghi con gli occhi di chi viene da fuori, abbiamo vinto. Perchè si creerà una grande alleanza che non può far altro che portare ricchezza per tutti. Ricordo che i residenti sono i primi host, anche se non affittano camere o danno da mangiare. A volte basta un gratuito sorriso di benvenuto fatto dal giardino di casa per far cambiare la percezione di vacanza al turista.
Il nuovo assetto dell’Atl
La riconferma di Mariano Rabino a presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero è avvenuta al termine dell’assemblea dei soci che ha confermato anche i consiglieri Massimo Borrelli ed Elisabetta Grasso. Salutando anche due nuovi “arrivi”: quello dei consiglieri Andrea Cauda e, per l’Astigiano, di Filippo Mobrici, presidente del Gal Terre astigiane, vicepresidente di Federdoc e del Consorzio Barbera d’Asti. Quest’ultimo si avvicenda a Micaela Soldano, donna Coldiretti, che aveva rappresentato la nostra provincia nel passato mandato e che è stata ringraziata dal presidente Rabino per il lavoro fatto per il Monferrato.
Sono stati 162 i soci dell’Atl che hanno approvato il bilancio consuntivo del 2024 che ha visto ricavi per 3 milioni 375 mila euro circa con una crescita, calcolato nell’ultimo triennio di oltre il 30%. Cifra interamente dedicata, ha detto il direttore generale Bruno Bertero, alle varie attività e ai progetti dell’azienda turistica.
In vista la certificazione dell’Atl per la parità di genere, la formalizzazione del Focal Point per Alba città creativa Unesco per la gastronomia, lo sviluppo di un’area dedicata al turismo congressuale, l’implementazione di piattaforme web con utilizzo di intelligenza artificiale, il coordinamento del sistema di accoglienza, l’attività di formazione per gli operatori turistici e la partecipazioe a fiere e workshop di tutto il mondo per la promozione del territorio e delle sue offerte.