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Tyrannosaurus Rex sul ponte Ogerio Alfieri
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La querelle

Ponte pedonale o “gabbia urbana”? Esplode la querelle sulla nuova passerella del ponte Ogerio Alfieri

Sui social fioccano i “meme” che vedono il passaggio occupato da presenze inquietanti. La minoranza consiliare deposita un’interpellanza sulla progettazione

Ad Asti, la nuova passerella pedonale sul ponte Ogerio Alfieri di corso Savona è diventata oggetto di “meme” e prese in giro. Il passaggio pedonale, aperto pochi giorni fa, circondato da inferriate metalliche che lo rendono simile ai percorsi “per detenuti” che si vedono all’interno delle prigioni di massima sicurezza, sta facendo storcere il naso a molti. Anche sui social sono comparsi i primi fotomontaggi nei quali lungo la passerella sono comparsi alieni, un Tyrannosaurus Rex, due combattenti di un ipotetico “Fight Bridge”, etc.

È vero, la passerella è stata costruita per rendere il passaggio dei pedoni più sicuro di quanto non lo fosse prima, ma l’impatto estetico, secondo molti, è piuttosto discutibile. Senza considerare che sono già state sollevate critiche sulla larghezza della passerella che renderebbe difficile il passaggio di due carrozzine per disabili contemporaneamente nelle due opposte direzioni.

Come se non bastasse, lungo il percorso viaggerebbero bici elettriche e monopattini rendendolo non così sicuro per i pedoni. Anche la politica locale si è interessata alle “gabbie”. I consiglieri comunali di minoranza Briccarello, Bosia, Malandrone e Miroglio hanno depositato un’interpellanza al sindaco Rasero e all’assessore ai Lavori Pubblici Morra nella quale evidenziano che «il risultato finale appare, agli occhi di molti astigiani, non tanto un’opera di valorizzazione urbana quanto una gabbia grigia che nulla ha a che vedere con la visione di una città moderna, verde, accogliente e a misura di persona;
 il tratto in questione, già di per sé trafficato e in parte degradato (nella parte sottostante), è stato ulteriormente deturpato da una struttura inquietante, che genera disagio estetico e visivo, oltre a rendere il percorso claustrofobico e poco accogliente per alcune categorie (anziani, genitori con passeggini, persone con disabilità)».

E ancora: «La passerella è stretta e interamente delimitata da barriere, – scrivono – e la presenza di ciclisti e monopattini ha ulteriormente aggravato la fruibilità dello spazio, generando nuove situazioni di rischio;
 tutto corso Savona, attraverso una serie di interventi rigidamente funzionali e poveri dal punto di vista progettuale, sta venendo progressivamente trasformato in un corridoio cementificato e inospitale, perdendo ogni tratto di umanità, verde e identità urbana».

I consiglieri hanno quindi chiesto all’amministrazione «quali siano state le linee guida estetiche e architettoniche adottate nella progettazione della nuova passerella pedonale e se sia stata coinvolta, o consultata, una figura professionale esperta di progettazione urbana e paesaggio; se siano state valutate alternative progettuali che, pur mantenendo la necessaria sicurezza, potessero integrare l’intervento in modo più rispettoso e armonico con il paesaggio urbano, prevedendo magari materiali più leggeri, elementi di verde, pannelli trasparenti o soluzioni visivamente permeabili e se si intenda intervenire a breve per mitigare l’effetto di “gabbia urbana” prodotto dalla passerella, attraverso soluzioni migliorative (es. inserimento di fioriere, arredi urbani, verniciature cromaticamente meno oppressive, maggiore larghezza utile)».

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