La Fondazione G. Goria ha ospitato due eventi particolarmente importanti, “due iniziative a cui teniamo molto”, ha detto Carlo Cerrato, Direttore della Fondazione. “Celebriamo, eccezionalmente e per la prima volta ad Asti la tredicesima edizione del “Premio Gianni Aimar: comunicare la montagna” – ha quindi spiegato il Presidente, Marco Goria – e presentiamo il catalogo della mostra “Disegnare la Libertà: Arte e resistenza” sull’ottantesimo Anniversario della Liberazione”, il premio Aimar, sostenuto dalla Cassa di Risparmio di Cuneo e in collaborazione con ISRAT, è stato dedicato a Nuto Revelli (1919-2004), scrittore partigiano con, tra le altre, questa motivazione “perché con il suo impegno civile – ha letto Marco Goria – ha dato un contributo di pensiero e azione nella lotta per la conquista della libertà; ricercatore e autore schierato dalla parte degli ultimi, ha affidato ad opere letterarie un messaggio di impegno per la crescita democratica”.
Il premio, raffigurante una scultura sul tema della libertà, è stato opera dell’artista saluzzese Michelangelo Tallone ed è stato ritirato dal professor Marco Revelli, figlio di Nuto e presidente della Fondazione Nuto Revelli, “è un grande onore ritirare questo prestigioso premio in memoria di mio padre che ha dedicato il proprio talento e la propria arte al tema e ai problemi della montagna – ha sottolineato Marco Revelli – e che con la sua capacità di comunicazione ha mantenuto vivo questo argomento – poi riferendosi alla scultura ha aggiunto – una creazione artistica che rappresenta perfettamente lo spirito di mio padre”.
Durante l’incontro, attraverso slide e filmati, è stato anche ricordato il pubblicitario e pubblicista Gianni Aimar, autore di libri e articoli, fotografo, esperto di comunicazione e accademico del GISM Gruppo scrittori di montagna nel cui ricordo è stato istituito il premio, “amico e collaboratore di mio padre – ha ricordato Marco Goria – colui che disegnò il logo che oggi rappresenta questa Fondazione”.
Il luogo della consegna è stato scelto “perché alcuni mesi fa, in occasione degli ottant’anni della Liberazione, – ha motivato Carlo Cerrato – realizzammo qui la mostra di un periodo che ottanta artisti hanno descritto e di cui Nuto Revelli, fu protagonista”; dopo la consegna del “Premio Gianni Aimar”, cui ha assistito anche il consigliere Roberto Migliasso, la direttrice ISRAT, Nicoletta Fasano ha presentato il catalogo “di una mostra che sembrava una follia – ha commentato – perché riunire ottanta opere a tema, sembrava difficile e invece ci siamo riusciti con, addirittura, due opere in più”. Il catalogo della mostra a cura di Claudio Cerrato e Nicoletta Fasano, oltre alle opere raccoglie fotografie di Franco Bello, testi di Nicoletta Fasano, Carlo Cerrato, Paola Borrione, Angelo Mistrangelo e un saluto introduttivo di Domenico Ravetti.