La città di Asti ha il suo nuovo garante dei detenuti del carcere di Quarto. Si tratta del dottor Domenico Massano, pedagogista e formatore con una trentennale esperienza lavorativa nel sociale (esponente di Amnesty International, da anni volontario nel carcere e membro dell’associazione di volontariato Effatà) che ieri sera, in Consiglio comunale, ha ottenuto diciotto preferenze su ventinove votanti.
Quattro voti sono andati a Luca Tomatis (assistente sociale), ma anche esponente della lista “I Giovani Astigiani” nella quale era stato candidato alle scorse elezioni comunali. Proprio i Giovani Astigiani, che fanno parte della maggioranza, avevano già proposto il suo nome ad aprile, quando si elesse a garante Stefania Sterpetti. Quest’ultima era rimasta in carica una settimana a seguito della querelle, nata subito dopo la nomina, per via di alcuni post su Facebook che Sterpetti, ex dirigente medico nel Laboratorio di Analisi dell’ospedale di Asti, oggi in pensione, aveva pubblicato anni fa: uno sullo sciopero della fame del detenuto Cesare Battisti (“Visto che non c’è la pena di morte… chissà… fosse la volta buona che si toglie di mezzo da solo”) e l’altro nel quale riportava la foto di Benito Mussolini e le cosiddette “cose buone” fatte dal Duce.
Parole che, dopo una querelle tra le forze politiche in Consiglio, le sono costate “il posto” riaprendo la discussione sul garante culminata nel voto di lunedì sera. Anche ieri, in aula, Luca Tomatis è stato riproposto dal suo gruppo, ma con sei schede bianche e una nulla, Massano è stato eletto grazie ai voti della minoranza e di parte della maggioranza.
I tre voti dei consiglieri di Fratelli d’Italia non sono andati a nessun candidato, in favore dell’astensione. Libertà di voto è stata data agli altri consiglieri, da Forza Italia alla Lista Rasero.
Il primo commento del nuovo garante dei detenuti
Poco dopo la votazione, abbiamo chiesto a Domenico Massano un commento a caldo in vista dell’ufficializzatone della nomina. «Esprimo la mia gratitudine per la fiducia dimostrata dal Consiglio comunale nell’accogliere la mia disponibilità per ricoprire l’incarico (a titolo gratuito), di Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della città di Asti. – osserva – Disponibilità che ho dato in una prospettiva di servizio alla comunità ed in continuità sia con il mio operato di volontario penitenziario dell’associazione Effatà in tutti questi anni, soprattutto come referente del progetto editoriale “Gazzetta Dentro”, nello spirito dell’articolo 27 della Costituzione. Una disponibilità che per me è ancorata ai valori e doveri costituzionali di solidarietà e giustizia sociale (artt. 2 e 3), oltre che all’impegno per i diritti umani. Una disponibilità che risponde anche all’esortazione di Papa Francesco contenuta nell’Enciclica Fratelli Tutti: “Tutti gli uomini di buona volontà sono chiamati oggi a lottare al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità umana delle persone private della libertà”. Con questi presupposti, – conclude Massano – cercherò di portare avanti questo incarico, consapevole della sua complessità e dell’impegno che richiede (soprattutto in una Casa di Reclusione Alta Sicurezza, come quella di Asti), sia nell’incontro e nell’ascolto, come ho sempre fatto in questi anni, delle persone private della libertà, sia nel dialogo, confronto e collaborazione con l’amministrazione comunale, con la direzione del carcere, con i vari organi istituzionali interessati, con le diverse realtà che operano nel carcere e con la comunità locale».
[nella foto Domenico Massano]