Se le sedute dal dentista sono temute dalla maggior parte delle persone, per una guardia giurata astigiana si sono trasformate in un incubo. Al punto da portare a processo lo specialista cui si era rivolto.
Una vicenda rievocata in aula di tribunale nei giorni scorsi davanti al giudice Bertelli dove la guardia giurata, assistita dall’avvocato Bazzano, ha ripercorso al banco dei testimoni quanto accaduto nel 2021.
«Nel corso di una visita di controllo – ha raccontato – il mio dentista di fiducia mi ha detto che avevo bisogno di alcuni impianti dentali nella parte destra della mandibola. Prendemmo il primo appuntamento e cominciò il lavoro di routine, quello di impianto dei perni. Solita trafila se non fosse che a distanza di 15 giorni, durante un controllo, emerse un’infezione cui il dentista pose rimedio con l’incisione della gengiva. Tornai a casa ma sentivo sempre una pressione sulla mandibola e capivo che il perno era fuori posto. Mi presentai di nuovo dal dentista che confermò e mi tolse l’impianto con una semplice pinzetta».
Il racconto della guardia giurata prosegue con il ritorno dal dentista per un nuovo tentativo.
«Riprese a lavorare nella mia bocca e ad un tratto ho sentito un dolore lancinante alla mandibola inferiore, che mi ha tolto il respiro. Lui si è fermato, mi ha fatto un prelievo di sangue e mi ha mandato a casa. Da quel momento è iniziato il mio inferno».
E’ da allora, infatti, che l’uomo vive come se avesse perennemente la parte destra del viso sotto anestesia: «Ho dovuto reimparare a masticare perché non ho sensibilità, devo fare attenzione perché non sento né il troppo caldo né il troppo freddo. Non posso parlare a lungo perché non riesco a controllare bene i suoni così come non controllo più la salivazione e devo pulirmi di continuo. E poi le scosse dolorosissime, di giorno e di notte che arrivano all’improvviso».
Un processo che si gioca sulle consulenze medico legali. Una cosa è certa: alla guardia giurata è stato leso il nervo alveolare durante l’impianto ma il dentista sostiene di aver fatto tutto come da procedura e che si sia trattato di un incidente non evitabile. Di diverso avviso la Procura e la parte civile che lo hanno portato a processo.
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- Massimo Elia