Un primo risultato i proprietari dei tanti alloggi e villette di Collina Volta – via Spandre l’hanno ottenuto: è stato prorogato al 27 novembre il termine ultimo per il versamento delle somme di conguaglio all’indennità di esproprio alla proprietà dell’area sul quale erano state fabbricate le unità immobiliari che facevano parte del Peep (piano di edilizia agevolata e popolare).
Lo ha deciso la Giunta in una riunione di questa mattina tenuto conto della richiesta arrivata dai proprietari chiamati a pagare cifre fra i 15 mila di un piccolo alloggio ai 30 mila per una villetta senza contare i 300 mila dell’Atc che lì ha case popolari e il quasi milione di euro per le cooperative che affittano.
Ma c’è bisogno di altro tempo anche per fare altre due operazioni contabili che riguardano questa spinosa vicneda. La prima riguarda la rateizzazione delle cifre visto che non tutte le famiglie hanno la disponibilità di saldarle in un’unica soluzione. La seconda, altrettanto importante, riguarda la contestazione dei conguagli stessi da parte dei proprietari che sono in linea con la necessità di saldare il valore del terreno espropriato secondo la sentenza della Corte d’Appello arrivata dopo quasi trent’anni di causa civile, ma non si sentono responsabili della lungaggine della vicenda giudiziaria che ha visto contrapporsi il Comune e la famiglia originaria proprietaria dell’area. In sostanza, i proprietari odierni di alloggi, villette e palazzine, si sono detti d’accordo sul pagamento della differenza del puro valore del terreno, fra quello che era già stato versato in passato e quello finale stabilito dal tribunale. Niente interessi maturati nel frattempo e niente indennità di occupazione anch’essa conteggiata nel conguaglio visto. Un tema, quest’ultimo, che necessita di un accurato approfondimento da parte degli uffici comunali che dovranno confrontarsi con i tanti legali già incaricati dai proprietari. Se dovesse passare questa linea, i conti finali, per ogni unità abitativa, dovrebbero ridursi all’incirca ad un terzo di quanto chiesto ora.
Va specificato che l’intera somma dovuta agli eredi dei proprietari espropriati è già stata completamente anticipata dal Comune l’anno scorso, nei termini previsti dalla sentenza della Corte d’Appello.