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Asti, negli ultimi 15 giorni, 600 anziani in più al Pronto Soccorso a causa del caldo

Già circa un centinaio gli anziani presi in carico dai servizi territoriali per evitare loro di uscire e garantire cure a domicilio.

Anche l’Asl di Asti, come da indicazione regionale, ha varato il “piano caldo” per far fronte all’eccezionale ondata di caldo di questi giorni con l’intenzione di proteggere i soggetti più fragile e in particolare gli anziani.

Anche i numeri restituiscono la realtà di un meteo che sta mettendo a dura prova la resistenza delle persone più in là con l’età: gli over 75 anni che hanno fatto accesso al Pronto Soccorso di Asti e al servizio di primo soccorso di Nizza Monferrato tra il 16 al 30 giugno sono stati 625, in crescita del 9,8% rispetto all’analogo periodo del 2024 che aveva registrato una temperatura media di 0,2 gradi più bassa.

«Non si possono attribuire autenticamente tutti gli accessi al caldo – commentano dall’Asl – ma è scientificamente provato che gli anziani subiscono maggiormente gli effetti negativi delle ondate di calore. A confermarlo è anche un recente report della rivista Lancet Countdown sugli effetti dei cambiamenti climatici: oltre il 370% di aumento di mortalità correlata secondaria ad un aumento della temperatura di 2 gradi nelle persone che hanno superato i 65 anni di età».

«Con l’avanzare dell’età – spiega il direttore sanitario dell’Asl  di Asti, Andrea Fabbo –  il corpo umano perde gradualmente la capacità di regolare la temperatura interna. Di conseguenza, le persone anziane possono avere più difficoltà nel mantenere una temperatura corporea adeguata durante i periodi di caldo intenso ed avere una minore sensibilità alla sete. Se sono presenti inoltre patologie croniche associate (malattie cardiache, diabete, ipertensione), le persone anziane diventano molto più vulnerabili alle conseguenze negative del caldo estivo».

Gli interventi previsti dall’Asl astigiana sono collegati al “Piano caldo” che la Regione Piemonte ha previsto per le persone di età superiore a 75 anni con particolari vulnerabilità socio-sanitarie. I medici di medicina generale possono richiedere l’attivazione di assistenza sanitaria domiciliare per i soggetti più fragili, attraverso un modulo specifico disponibile nel Portale Regionale Medici e Pediatri, presidiato giornalmente dal Distretto.

Dal 2023 è la COT (centrale operativa territoriale) di Asti e dal 2024 anche quella di Canelli a ricevere le segnalazioni dei medici di famiglia e ad organizzare la risposta, tramite le risorse mediche ed infermieristiche che fanno capo al Distretto. Analogo servizio può essere richiesto dal Pronto Soccorso al momento della dimissione del paziente.

Ad oggi su un totale di 6656 assistiti potenzialmente a rischio per fragilità da calore, sono stati valutati dai medici di famiglia 544 casi. In quest’ambito, per 93 persone è stato attivato il servizio di cura domiciliare con l’invio di infermieri di famiglia e comunità per il monitoraggio dello stato di salute. Per 22 persone è stato richiesto un intervento socio-sanitario.

 

I consigli per tutti

Un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, disidratazione. Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.

Questi i consigli che l’Asl ricorda a tutti per evitare situazioni più critiche: non uscire nelle ore più calde: meglio uscire al mattino presto o nel tardo pomeriggio; seguire le indicazioni meteo; chiudere le imposte durante le ore centrali, per mantenere una temperatura più fresca all’interno; bere molta acqua, meglio se fresca, mai gelata; fare pasti leggeri: consumare frutta e verdura di stagione, evitare i cibi molto elaborati e salati, quelli molto zuccherati e grassi, l’alcol. Non assumere cibi troppo caldi o troppo freddi; indossare vestiti larghi, leggeri e comodi in fibre naturali e di colore chiaro, evitare i sintetici; evitare accessori scuri, prediligere quelli di colore chiaro; proteggere il capo con cappelli, utilizzare occhiali da sole, ventagli e creme solari; non esporsi al sole nelle ore più calde e usare sempre creme protettive; rinfrescarsi spesso: inumidire polsi e fronte; bagnarsi con acqua fresca, consigliati anche i bagni in acqua tiepida; evitare l’attività fisica nelle ore centrali del giorno, bere a piccoli sorsi ogni 10-15 minuti e indossare una maglietta che trattenga il sudore. Evitare di praticare sport a torso nudo; pulire i filtri dei condizionatori: verificare l’ultima manutenzione e ripeterla se necessario; aiutare le persone più fragili – bambini, anziani soli, malati cronici, donne in gravidanze – sosteniamole nelle commissioni quotidiane e verifichiamo se hanno bisogno di aiuto.

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