«Si è detto di tutto quando io e mio fratello Marco abbiamo annunciato di aver dato via il nostro locale – dice Gippy Crosetti – ma il motivo è uno solo: dopo tanti anni di lavoro nella ristorazione era ora di fermarsi e di provare a vedere cosa si prova a fare un sabato e una domenica come le persone normali».
Prima i mercati in piazza, poi il Bar Ligure, poi La Fertè e da anni il “Dietro l’Angolo” di via Carducci quasi angolo corso Alfieri. Proprio quest’ultimo locale è passato da pochi giorni di mano dai Crosetti ad un’altra coppia di fratelli, anzi, fratello e sorella: Davide ed Elisa Caruso (lei è stata a lungo la loro cuoca alla Fertè) con l’aiuto di Maniola.
«Dopo 43 anni, sabato e domeniche comprese, non mi vedrete più dietro un bancone – spiega Crosetti – perché sentivo da tempo che non era più il posto per me. Il mondo della ristorazione è cambiato troppo e io non condivido più l’esigenza di dover servire gente sempre più pretenziosa pronta a giudicare il tuo lavoro (che nella maggior parte dei casi non conosce) con una recensione sui siti dedicati. No, basta, ho vissuto una bella vita in questi 43 anni e mi so accontentare».
In un lungo post su Facebook Crosetti affida i ringraziamenti ad un lungo elenco di amici e colleghi con i quali ha condiviso eventi che vedevano la ristorazione in prima fila e ai clienti che lo hanno seguito in tutti i locali che ha gestito.
C’è un altro motivo che ha spinto Gippy a mollare il locale: «Voglio dedicarmi interamente a quel sogno più vivo che mai di riaprire la nostra straordinaria pista da cross a Valmanera. Con la ristorazione si è chiusa una pagina importante della vita mia e di mio fratello Marco. E si va avanti con altri sogni e altri progetti».
Corso Alba perde la sua panetteria cult
Cala il sipario sul “Forno Peppino”, location che, a partire da fine 2021, ha accolto con amore e grande passione per il mestiere della “panificazione” tantissimi astigiani. L’attività commerciale in corso Alba 85, intrapresa sulle orme dello storico locale gestito da Giuseppe Tufano, ha chiuso ieri ufficialmente i battenti.
La riapertura del forno aveva portato con sè l’entusiasmo di ritrovare una certezza preziosa dell’infanzia di tanti astigiani, che hanno assaporato le specialità di Peppino a partire dagli Anni Settanta. Inebriati dal profumo inconfondibile di un filone appena sfornato. Riaperto e gestito successivamente da uno staff giovane e desideroso di proporre ai propri clienti tante prelibatezze dolci e salate, ha in questi anni inserito nel delizioso “menù” degustativo tante proposte, dai grissini, ai baci di dama, a diverse varietà di pizza e brioche, per non parlare di panettoni e colombe, rigorosamente artigianali. Tra le peculiarità anche le innovative proposte legate ai cracker (alla curcuma, i “curcumini”, ai cereali antichi, i “cerea”, i “bassotti”, molto apprezzati nel Torinese, nel Cuneese, e fuori regione) oltre agli speciali grissini pecorino e curcuma e alle gettonatissime “strisce” di pizza e focaccia.
Un locale aperto nel 1970, con pochi prodotti, ma di assoluta qualità: il pane, solitamente filone e pannelle da due chili, e la pizza rossa. Un forno che divenne meta di culto per tanti astigiani, oltre a fornire molte altre location. Nel 2013 la chiusura, nel 2021 la riapertura da parte di uno staff che ha lavorato con energia, cuore e passione. Ma putroppo non è bastato.