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Riecco i "ghostbusters": «Il fantasma di Umberto II ha consegnato un documento»
Cronaca

Riecco i "ghostbusters": «Il fantasma di Umberto II ha consegnato un documento»

«Vedo la gente morta», confessa il piccolo Haley Joel Osment nella celebre battuta del film “Il sesto senso”. Ora si scopre che molti astigiani avrebbero la stessa “sensibilità” verso i

«Vedo la gente morta», confessa il piccolo Haley Joel Osment nella celebre battuta del film “Il sesto senso”. Ora si scopre che molti astigiani avrebbero la stessa “sensibilità” verso i trapassati, almeno per quanto riguarda l’ex re Umberto II di Savoia. E’ anche per questo motivo che saranno nuovamente ad Asti, oggi pomeriggio, venerdì, gli acchiappafantasmi dell’associazione National Ghost Uncover. Poco meno di due mesi fa gli esperti di paranormale avevano raccontato di essere stati contattati da alcuni testimoni per una presunta manifestazione spiritica del fantasma di Umberto II.

Un caso ripreso da giornali e televisioni nazionali su cui si è molto discusso. Diverse persone, tra cui la moglie di un consigliere comunale, avrebbero raccontato agli acchiappafantasmi di aver incontrato l’ultimo re d’Italia in piazza San Secondo, quasi sempre nell’androne del Municipio, ma anche in uno degli uffici del piano superiore. Chi l’avrebbe visto a figura intera, molto alta, chi avvolto in una sorta di nube non ben definita; resta il fatto che i testimoni, tutti ascoltati dagli investigatori del soprannaturale, hanno riferito che il re di maggio avrebbe chiesto loro indicazioni per raggiungere un certo palazzo storico in corso Alfieri dove abiterebbe una famiglia “nota” a casa Savoia.

Ma le novità sono ben più inquietanti, se fossero confermate e supportate da prove certe (prove che oggi non sono state ancora prodotte ai giornalisti). «Durante una delle apparizioni di cui abbiamo riferito l’altra volta – spiega Massimo Merendi, presidente di National Ghost Uncover – lo spettro di re Umberto si è seduto sulla poltrona di un assessore, solo per pochi secondi, e ha consegnato ad una signora un documento contenente cinque frasi. Un foglio che abbiamo letto e che oggi è custodito nello studio di un famoso avvocato di Torino». Oggi pomeriggio alle 13, durante l’incontro con i giornalisti che si terrà al bar Cocchi, gli acchiappafantasmi entreranno nel merito del testo lasciato alla testimone («di spiccata fede monarchica», precisa Merendi).

Raggiunto al telefono mercoledì, l’uomo ci fornisce qualche anticipazione sulle novità del caso astigiano. «Il foglio riporta cinque frasi, non è firmato dal re, ma siglato – racconta – In una di queste frasi si legge un buon giudizio sulla città di Asti; poi c’è un discorso più complesso che riguarda il territorio, ma anche una profezia che coinvolge una nipote dello stesso Umberto». La profezia sembrerebbe portare buone notizie ad una qualche discendente del re di maggio che, secondo quanto riferito da Merendi, «dovrebbe diventare regina». Attenzione: ammesso che il documento esista (abbiamo chiesto se ne vedremo una copia, ma la risposta è stata negativa, almeno per ora), non porterebbe alcun riferimento ad un imminente crollo della Repubblica italiana, più semplicemente la nipote potrebbe sposare una qualche testa coronata sparsa qua e là in Europa.

Gli acchiappafantasmi, che non hanno ancora sciolto le riserve sulla presunta apparizione astigiana limitandosi a raccogliere testimonianze e indizi sul campo, chiederanno ai discendenti del re un qualche documento scritto di suo pugno per effettuare un’analisi calligrafica con il testo comparso ad Asti. Nel caso non fosse possibile ottenerlo, si rivolgeranno all’Archivio di Stato per studiarne uno dei tanti disponibili. Nel frattempo ci sarebbero ulteriori testimoni dell’attività soprannaturale astigiana che riguarda re Umberto, sempre nell’area del Comune e sempre da parte di persone che, dopo le prime segnalazioni rese note a novembre, avrebbero a loro volta visto la presenza aggirarsi tra piazza San Secondo e il Municipio.

Stando a quanto riferito dal presidente Merendi, il 13 giugno Umberto II di Savoia si manifesterà ancora una volta in occasione dell’anniversario del suo esilio (era il 1946 quando abbandonò il Paese senza farvi mai più ritorno, almeno da vivo). Nel frattempo gli acchiappafantasmi chiederanno al sindaco l’autorizzazione di installare alcuni dispositivi per monitorare presunte manifestazioni soprannaturali intorno al Municipio.

Riccardo Santagati

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