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«Nel 2026 a Canelli tornerà l’evento dell’Assedio»

L’annuncio durante «Città del vino», una festa tra degustazioni e cultura
Canelli Città del Vino è stata una grande festa. Complici il clima mite, non troppo assolato, i tanti eventi in programma e gli spot degustativi ed enogastronomici sparsi nel reticolato urbano. Tutto ha avuto inizio venerdì con “La notte bianca della biblioteca Monticone”, un appuntamento che ha trasformato piazza Cavour in un salotto culturale partecipato anche da Marco Drago e Gian Marco Griffi. «Siamo molto soddisfatti – ha commentato la direttrice Elena Capra – C’è stato molto pubblico, di diverse età e nazionalità. Abbiamo avuto autori importanti che hanno incuriosito e coinvolto il pubblico. Uno splendido Voltolini ha saputo guidare con la solita simpatia e profondità. Orgogliosi anche di aver potuto coinvolgere dei giovani grazie alla borsa di studio “Short and surprise” in omaggio a Franco Francescato».

Sabato, al taglio del nastro di Canelli Città del Vino, tante le autorità, tale è l’importanza dell’evento. Il programma ricco ha fatto contenti tutti: giochi per i bimbi, momenti divulgativi, street food, visite guidate e tanto altro. Anche una partita a scacchi vivente al termine della quale l’annuncio inatteso: l’anno prossimo ci sarà l’Assedio. «L’iniziativa di una partita in costume seicentesco e il rilancio della rievocazione dell’Assedio di Canelli mi rendono orgogliosa – commenta l’Assessore Annamaria Tosti – Come docente di storia, credo fermamente che il nostro passato romano, medievale e seicentesco sia parte integrante dell’identità e merita di essere conosciuto e vissuto. Raccontarlo significa restituirgli vita trasformandolo in un’esperienza di comunità».

«E’ stato un successo di pubblico – ha concluso la sindaca Roberta Giovine – L’aggiunta della Sternia al percorso del sabato sera si è trasformata da azzardo in serata di grande suggestione. Tanti giovani e stranieri, un flusso costante e senza calca, che ha costretto gli operatori delle cucine a rifornirsi più volte di materie prime. L’esperimento di luglio è migliorabile, ma ha funzionato. Abbiamo già in mente una serie di innovazioni per il prossimo anno»

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