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Cinquanta milioni di europer future giovani imprenditrici
Economia

Cinquanta milioni di euro
per future giovani imprenditrici

Dallo scorso mercoledì gli aspiranti imprenditori di tutta Italia possono chiedere le agevolazioni di "Nuove imprese a tasso zero". Il nuovo incentivo del Governo è rivolto ai giovani

Dallo scorso mercoledì gli aspiranti imprenditori di tutta Italia possono chiedere le agevolazioni di "Nuove imprese a tasso zero". Il nuovo incentivo del Governo è rivolto ai giovani under 35 e alle donne di qualsiasi età che vogliono avviare una micro o piccola impresa. Lo stanziamento inziale è di circa 50 milioni di euro. La domanda si presenta solo on line, sulla piattaforma informatica di Invitalia. Chi vuole chiedere gli incentivi deve quindi registrarsi ai servizi online di Invitalia e poi entrare nell'area riservata per compilare direttamente sul web la domanda, caricare il business plan e la documentazione da allegare.

Va sottolineato che "Nuove imprese a tasso zero" non è un bando: quindi non ci sono scadenze, né graduatorie. Le domande vengono valutate in base all'ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento fondi. Dopo la verifica formale, è previsto un esame di merito che comprende anche un colloquio con gli esperti di Invitalia. L'esito della valutazione viene comunicato normalmente entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. Le società che superano la selezione possono ricevere un finanziamento a tasso zero, che può coprire fino al 75% delle spese totali e che deve essere restituito massimo entro 8 anni.

«Diamo prestiti senza interessi ? afferma l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri ? ma solo ai business plan che ci convincono davvero. Più che essere tra i primi a presentare la domanda, è quindi importante inviarci un progetto imprenditoriale valido e credibile. Ai giovani interessati ai finanziamenti ricordo che non è necessario avere una società già costituita, ma si può creare anche dopo che il progetto è stato approvato». Sono finanziabili le iniziative con spese fino a 1,5 milioni di euro nei settori: produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; commercio di beni e servizi; turismo.

Possono essere ammessi anche progetti nei seguenti settori, considerati di particolare rilevanza per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile: filiera turistico-culturale e innovazione sociale. Gli unici settori esclusi dalle agevolazioni sono quindi quelli previsti dalla disciplina comunitaria. In particolare: pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli. Sono inoltre escluse le attività connesse all'esportazione. Per quanto riguarda la provincia di Asti le imprese femminili, ovvero le aziende condotte da donne, sono 5.615 (in base ai dati della Camera di Commercio allo scorso 30 settembre), in netto calo rispetto agli anni scorsi (solo nel 2011 erano infatti 6.401), segno di sofferenza dovuto alla crisi ecomica. Al primo posto quelle del settore agricolo (1.898) e commerciale (1.282). Sempre in base ai dati aggiornati allo scorso 30 settembre le imprese giovanili, ovvero quelle condotte da giovani con meno di 35 anni, sono invece 2.130, in calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Elisa Ferrando

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