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Il codice etico della disabilitàsi impara con il gioco di Peola
Attualità

Il codice etico della disabilità
si impara con il gioco di Peola

Un gioco per illustrare un Codice Etico e per avvicinare i bambini alle tematiche della disabilità: è il progetto presentato nelle scorse settimane al Ministero della Pubblica Istruzione da sette

Un gioco per illustrare un Codice Etico e per avvicinare i bambini alle tematiche della disabilità: è il progetto presentato nelle scorse settimane al Ministero della Pubblica Istruzione da sette realtà scolastiche che si estendono su buona parte della provincia di Asti. Il gioco è stato realizzato dal pittore ed incisore Marcello Peola che, in 25 diverse caselle disegnate su di un cartone pieghevole, ha riassunto i temi essenziali del Codice Etico dell'ANFFAS, invitando i bambini a giocare ed a salire sul "treno blu", per conoscere meglio che cos'è la disabilità e chi di essa si occupa.

«Il blu è il nostro colore ?- spiega Marcello Follis, presidente dell'ANFFAS astigiano ?- e si ispira alla rosa blu, che nessun ibridatore sinora è riuscito a realizzare. I nostri ragazzi sono come delle rose blu, ognuno diverso ed unico, fragili e bisognosi di cure più di ogni altro: come le rose non potrebbero vivere senza le cure e l'amore dei genitori e di chi si occupa di loro. Abbiamo voluto far conoscere il Codice Etico dell'ANFFAS perché è un fatto importante, che lega tutte le circa 200 ANFFAS italiane ai medesimi comportamenti ed obiettivi. Grazie alla collaborazione con AFFAS Udine, le spiegazioni del Codice Etico sono state rese chiarissime e comprensibili anche dai bambini, mentre i disegni di Peola illustrano bene tutte le nostre attività».

Marcello Peola è da molti anni vicino all'ANFFAS astigiana, per la quale ha realizzato l'uovo blu, il pino blu, la rosa blu, utilizzati per far conoscere e sostenere l'associazione: con questo gioco ora propone contenuti importanti e porta i bambini in un mondo di problemi molto seri, ma lo fa alla sua maniera, con la sua grafica un po' sognante che rende tutto fiabesco, con immagini che ispirano serenità e gioia di vivere. Franco Calcagno, dirigente del plesso scolastico di Villanova, comprendente oltre un migliaio di ragazzi, spiega: «Il gioco di Peola dedicato all'ANFFAS sarà proposto nelle scuole come strumento per favorire la cultura della disabilità. Abbiamo inviato al Ministero questo progetto, in risposta ad un bando relativo alle pari opportunità che si proponeva di impegnare a questo scopo le diverse realtà del territorio». Al progetto hanno infatti aderito i plessi scolastici di Villanova, Castelnuovo Don Bosco, San Damiano, Villafranca, Canelli, Santo Stefano Belbo: ad essi si aggiungono l'Istituto "Monti" di Asti (che prepara specificamente chi pensa di diventare insegnante), il Cogesa, il Cisa, l'ANFFAS ed altre associazioni.

r.r.

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