Le Contrade si sono presentate al canapo con accoppiate di tutto rispetto. Le elenchiamo a seguire:
Santa Colomba, Alessandro Chiti detto Voragine su Denise Beauty; Quattro Strade, Francesco Caria detto Tremendo, su Brivido Sardo; Villaggio, Giovanni Puddu su Demoni; Viarella, Mattia Chiavassa sul grigio Caveau; Puntone, Adrian Topalli su Benito; Guerrazzi, Alessio Giannetti su Dada; Centro Storico, Alessandro Cersosimo su Benito Baio; Forra, Massimo Columbu detto Veleno II su Dreeher; Cilecchio, Silvano Mulas detto Voglia su King Rio
Prima Batteria
Cadute e colpi di scena in sequenza. Andava in testa Santa Colomba, superata dopo un giro da Viarella. Nella seconda tornata finivano per le terre Puntone e Santa Colomba, mentre nell’ultimo giro cadeva pure Centro Storico. La vittoria andava allo scosso di Puntone, con piazza d’onore per Centro Storico (scosso). Queste le due Contrade che accedevano alla finale.
Seconda Batteria
Calamassi non faticava troppo a trovare l’allineamento e alla caduta del canapo Cilecchio salutava la compagnia e s’involava. In seconda posizione si faceva largo Quattro Strade, mentre Guerrazzi e Villaggio cadevano e non completavano la batteria. In finale Cilecchio e Quattro Strade.
Ultimo atto: la finale
Quattro le Contrade a giocarsi il successo: Puntone, Centro Storico, Cilecchio e Quattro Strade. In realtà la contesa si limitava a tre, poiché Centro Storico decideva, con grande senso di responsabilità, di rinunciare a correre viste le non perfette condizioni del cavallo Benito Baio, uscito malconcio dalla batteria.
Dallo steccato: Cilecchio, Quattro Strade e Puntone. Quattro le mosse annullate da Calamassi, il via buono alla quinta. Cilecchio (Mulas) prendeva la testa, si difendeva dall’attacco di Puntone (Topalli) e andava a conquistare con merito la vittoria. Terzo Quattro Strade (Carìa). L’esultanza dei contradaioli di Cilecchio, la seconda consecutiva, poteva esplodere.