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Il Pd interpella l’assessore al Decoro: «Quali attività si stanno facendo contro la proliferazione dei colombi?»

Domanda se nel piano decoro sono previste attività contro la presenza di piccioni e per rimuovere il guano lasciato dagli animali

Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Asti ha presentato un’interpellanza all’assessore al Decoro Marco Galvagno chiedendo informazioni sulle attività per contrastare la proliferazione dei colombi e la diffusa presenza di guano. L’iniziativa arriva mentre l’amministrazione Rasero lancia l’operazione decoro, un progetto di riqualificazione e abbellimento del centro cittadino. Secondo i consiglieri del Pd, Maria Ferlisi, Roberto Vercelli, Michele Miravalle e Luciano Sutera, l’assessore Galvagno ha illustrato numerosi interventi previsti nell’ambito del decoro, come la sostituzione e il restauro di fioriere, panchine e cestini, il contrasto ai comportamenti incivili e i controlli sull’igiene urbana legata agli animali domestici. Tuttavia, il problema dei colombi e del guano «non è mai stato menzionato».

L’interpellanza sottolinea come l’eccessiva presenza di colombi sia un problema reale e annoso per Asti, con implicazioni significative sia sul piano igienico-sanitario sia per il decoro urbano. I rappresentanti del Pd ricordano di aver «già sollevato la questione in più occasioni in sede istituzionale, presentando interpellanze e intervenendo nelle discussioni di bilancio, ma finora senza ottenere risposte concrete o l’avvio di una strategia organica da parte dell’amministrazione». Il Partito Democratico avverte che, se non affrontato contestualmente, questo problema «rischia di vanificare molti degli sforzi messi in campo dai progetti di riqualificazione».

Per questi motivi i consiglieri chiedono all’assessore se all’interno del progetto siano previsti interventi specifici per il contenimento della popolazione dei colombi e la rimozione del guano nelle aree urbane. In caso contrario, «per quale motivo si continui a trascurare un problema ripetutamente segnalato non solo in aula ma anche da numerosi cittadini, commercianti e residenti». Domandano infine se l’amministrazione intenda «predisporre un piano organico di monitoraggio e gestione», anche in collaborazione con i condomini più interessati, ricorrendo a strumenti e metodi «rispettosi del benessere animale ma efficaci sul piano igienico e ambientale».

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