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Procedono i lavori per rifare il tetto della piscina coperta di Asti, apertura per ottobre

Basta quadrotte, il Comune ha optato per il totale rifacimento del tetto sia nella parte esterna sia nell’area delle vasche

Mentre la stagione estiva volge al termine, con l’intenzione di tenere aperta la piscina scoperta fino a domenica 7 settembre, proseguono i lavori di rifacimento del tetto dell’impianto coperto di via Gerbi. Dopo il cedimento delle quadrotte nell’area delle vasche, il Comune ha dovuto chiudere la piscina coperta per ragioni di sicurezza e per disporre non solo gli accertamenti tecnici, ma anche per valutare come intervenire per i ripristini. Alla fine è stato deciso un intervento più completo, definitivo, che prevede il totale rifacimento del tetto sia nella parte esterna sia nell’area delle vasche.

L’intervento è stato autorizzato con un investimento complessivo di 477.827 euro interamente a carico del concessionario, il Csr Centro Sportivo Roero di Sommariva Perno (CN). «I lavori sono in corso, stanno procedendo e sono stati approvvigionati tutti i materiali – spiega il vicesindaco e assessora ai Lavori Pubblici, Stefania Morra – Confidiamo di concludere tutto per ottobre, quando inizieranno i nuovi corsi di nuoto. Bisogna considerare che solo per smontare il ponteggio ci vorranno 15 giorni». L’impresa affidataria ed esecutrice dei lavori è la Cs Costruzioni Srl, parte del raggruppamento temporaneo di imprese Asti Gesport. Anche il presidente del Csr, Luca Albonico, conferma che entro ottobre la piscina dovrebbe essere di nuovo fruibile dalle associazioni sportive che, negli ultimi sei mesi, hanno dovuto trovare impianti alternativi per gli allenamenti.

«La scelta operata è stata quella di rifare del tutto il tetto e così le quadrotte non verranno più installate – racconta – In questo modo si elimina il problema a monte con un’azione onerosa, ma definitiva. Se avessimo rifatto la controsoffittatura, come prima, c’era il rischio che, magari fra dieci anni, si sarebbe ripresentato il problema. Invece, in questo modo, abbiamo lasciato l’intelaiatura originale del tetto e sopra sarà posata una coibentazione termica e un isolante per l’assorbimento acustico». Prima della riapertura si faranno i collaudi previsti, ma tutti sono ottimisti sul fatto di poter rispettare il cronoprogramma.

Intanto è quasi tempo di bilanci. Com’è andata la stagione estiva in piscina? «È stata un’estate strana, con un mese di giugno caldissimo che ci ha fatto iniziare con il botto. A fine luglio avevamo registrato un +10% di ingressi rispetto al luglio del 2024 – spiega Albonico – Ad agosto, con le piogge, c’è stata una lieve flessione, ma i dati definitivi non li abbiamo ancora a disposizione». Un altro dato riguarda le fasce di accesso all’impianto scoperto. «Questa estate abbiamo notato un aumento degli ingressi pomeridiani che, rispetto al biglietto completo, hanno uno sconto di 3 euro. Comunque c’è sempre stata una buona affluenza dopo le ore 14».

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Una risposta

  1. Se il tempo aiuta, o semplicemente se gli utenti sono comunque invogliati ad utilizzare l’impianto scoperto, perché chiudere solo perché è di prassi farlo il 7 settembre? Chi ha piacere di nuotare lo farebbe volentieri anche con l’acqua un po’ freddina… Con qualche agevolazione, magari.
    Inoltre, è previsto fotovoltaico sul tetto in rifacimento?

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